Lettera dai consiglieri di Pd e Primavera Ascoli

Il comune non sa pulire i muri


I consiglieri comunali dei gruppi Pd e Primavera di Ascoli, Bellini e Parlamenti, hanno rivolto un'interrogazione al sindaco in merito all'assegnazione, in sede di variazione di bilancio, di 12.000 euro per l'anno 2009 e altri 25.000 circa per i due anni successivi, per "la pulitura dei muri cittadini".

“Nel novembre 2008 - sottolineano la Bellini e la Parlamenti - è stato emanato un avviso di selezione pubblica per assegnare questa funzione ad un'associazione di volontariato. Nella delibera in cui veniva presa questa decisione si dice chiaramente che il servizio comunale incaricato per questa finalità non ha svolto adeguatamente il suo lavoro. Prima considerazione: l'amministrazione prende atto che un servizio comunale è inadeguato e l'unica cosa che fa è rinunciare a svolgere un servizio per cui i cittadini pagano le tasse e stanzia altri soldi per farlo fare all'esterno.All'avviso di selezione risponde solo un'Associazione: "Ambiente è vita". Ad essa, dice il bando, andranno corrisposti proventi per "spese assicurative, spese vive di materiali, rimborsi di viaggio", solo dunque un rimborso spese (non sarebbe volontariato altrimenti!). Seconda considerazione: come verranno pagati questi rimborsi: a forfait? A rendicontazione? A fine lavoro? La delibera non lo dice.La proposta di convenzione viene redatta, a seguito di delibera, cinque mesi dopo l'assegnazione del bando, precisamente nell'aprile 2009, in prossimità (ma è naturalmente un caso!) delle elezioni comunali. Terza considerazione: perché allora tanta fretta nel bando? C'era o no urgenza di migliorare la pulizia della città? Se sì, perché non si è provveduto subito? Se no, perché allora l'urgenza di pagare un servizio esterno?A metà dicembre 2009 la convenzione non risulta ancora firmata dalle parti. Eppure, l'Amministrazione, a fine novembre 2009, quantifica in 40.000 euro le somme da inserire come variazione a bilancio per la "pulitura delle mura", di cui 12000 per l'anno 2009 quando cioè non è stato ancora effettuato alcun lavoro e non si è provveduto ad alcuna stipula di accordo tra il Comune e soggetti esterni a questo scopo.
Quarta importante considerazione: perché e per chi l'Amministrazione deve tirar fuori dai suoi magri bilanci ben 40000 euro?
Per un'Associazione di volontariato che ancora non ha neppure stipulato la convenzione con il Comune? E 40000 euro non sono un po' troppi per il solo rimborso spese? In consiglio comunale l'assessore competente non è neanche stato in grado di illustrare le motivazioni tecnico-contabili che hanno portato a quantificare proprio in 40 000 euro la spesa relativa”.
In definitiva: - concludono Parlamenti e Bellini - siamo di fronte ad una procedura affatto trasparente e poco motivata in relazione ai bisogni cittadini. Siamo convinte che le associazioni di volontariato siano uno strumento prezioso per la comunità cittadina: ad esempio, per creare opportunità e offrire spazi di promozione alla convivenza civile (nell'educazione, lo sport, l'ambiente, ecc.).Ma certo il ruolo del volontariato e delle associazioni non può essere svilito quasi fosse solo un terreno per ottenere facili consensi o per sopperire alle inadempienze della amministrazione comunale”.
Pubblicato da La Verità quotidiana a
08.49

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