28-12-2009

Non ci sono graffiti nelle città dell'Unesco

Articolo tratto dal resto del carlino del 27-12-2009

Interessante intervista all'architetto americano che ama Ascoli, George Haecker, uno dei responsabili dello studio di architetti "Bahr Vermeer Haecker Architects di Omaha in Nebraska".
L'archietto statunitense in una lettera inviata al quotidiano il carlino e al Sindaco Castelli, se la prende con la stuazione dei muri ascolani, in particolare con i graffiti che deturpano in maniera grave il nostro stupendo centro storico.

Dopo una visita ad Ascoli nel 2003, il Sig.Haecker è tornato nella nostra città qualche mese fa, e ha constatato che la situazione rischia di peggiorare notevolmente.


Nella lettera, l'archietto definendosi un "ammiratore della bellezza della città di Ascoli Piceno", usa parole forti per denunciare la situazione di degrado soprattutto per lo stato d'abbandono in cui versa via delle stelle, "una passeggiata sul lungo tronto tra ciottoli e muri antichi rovinata da graffiti, rifiuti e da ogni genere di feces (regalini dei cani)"
Il Resto del Carlino ricevuta la lettera, non ha perso tempo ed ha subito contattato il Sig.Haecker per un'intervista, nella quale l'architetto racconta il suo interesse per la nostra città e su come lo stesso fenomeno dei graffiti vandalici sia stato affrontato dalle sue parti.
Il Sig.Haecker racconta di essere stato ad Ascoli in vacanza a trovare un amico, e di averla trovata più rovinata rispetto al 2003 quando l'aveva visitata la prima volta.
Sul problema dei graffiti afferma di capire il comune di Ascoli , in quanto sono da sempre un problema anche per gli americani, ma qualcosa si può fare.


Infatti in Nebraska si è deciso di punire attraverso multe, denunce e carcere, ma soprattutto utilizzando telecamere e agenti mirati al controllo delle bellezze architettoniche.
Alla domanda se sapesse che Ascoli stia cercando il riconoscimento come patrimonio dell'Unesco,l'architetto statunitense risponde affermando di aver visitato molti siti dell'unesco ma di città con i graffiti non se ne ricorda proprio, Ascoli, nonostante le sue bellezze architettoniche, se non risolve questo problema, può avere delle difficoltà in più per il tanto sospirato riconoscimento.Haecker conclude: "Adoro Ascoli ed è una città che suggerisco sempre agli amici, proprio per questo la vorrei sempre perfetta e pulita..".

Che dire.. solo che fa male sentirsi dire la verità da un tursita innamorato di Ascoli, mentre continua il "silenzio" di chi dovrebbe contrastare questo gravissimo fenomeno...

I Am Ascoli

A Gennaio arriverà ad Ascoli la macchina che pulirà le scritte

L’Arengo stanzia i fondi per comprare la macchina pulitrice che sarà utilizzata di notte

La tanto decantata macchina per cancellare le scritte murali, che fine ha fatto? Ne abbiamo parlato con l’assessore competente, Claudio Travanti, che è lieto di dare la buona novella: il servizio di ripulitura, con la speciale macchina, è alla vigilia del suo avvio: ”Sarà inaugurato dopo le feste natalizie,a gennaio!”.
L’assessore, però, ha un sassolino da togliersi: “Dopo la valutazione dei residui di bilancio, la maggioranza, con piena adesione del sindaco, ha disposto che alcuni risparmi su gare e altre voci, convergessero sul capitolo per l’acquisto della macchina cancellatrice. Si è disposto il bando, vinto dall’associazione di volontariato “Ambiente e vita” che completerà la cifra (sugli 80 mila euro).“Sono, però, rimasto sorpreso - ha detto l’aesssore comunale Travanti - dall’atteggiamento contrario della sinistra che avrebbe preferito l’azienda “Ascoli Servizi Comunali”, quando in precedenza avevano sempre supportato il volontariato”.
Ma come funzionerà il servizio? “Molto semplice - spiega Travanti - il macchinario azionato da esperti ripulirà tutte le scritte ed altro, sia sul travertino sia sugli intonaci che verranno poi ridipinti con lo stesso colore. Anche i marciapiedi, saranno liberati dalle migliaia di cicche di chewingum. Si lavorerà 24 ore su 24, soprattutto di notte - ha concluso Travanti - per non creare difficoltà ai mezzi e ai pedoni”.

fonte: carlo paci, corriere adriatico


17-12-2009

Porta Sigismundus cade a pezzi

articolo ripreso dal corriere adriatico

Pochi sanno che Ascoli possiede una imposta lignea (portone) tra le più antiche d’Italia, con la singolarità di essere ancora sulla strada, quindi alla vista dei passanti e, purtroppo, anche ai rigori delle intemperie… Parliamo della famosa porta “Sigismundus” in via Bonaccorsi, risalente al secolo XVI. La via Bonaccorsi, cominciando dal palazzo che ha dato il nome alla via, è un susseguirsi di case – realizzate intorno al quindicesimo secolo – che possiedono facciate, portali, loggiati interni di notevole valore architettonico e che fanno parte – arricchendolo - del centro storico.
Notevolissimo e di scenica eleganza, è il portale che contiene l’antica imposta. Nella Guida del Leporini si legge: “... portale archivoltato a bugne, marginato da fasce a punte poliedriche”.
Il portone ligneo risale al 1520, quando venne realizzata la casa dal canonico Miliani che poi concesse alla sua famiglia.
E veniamo al dettaglio del portone in causa. In un esaustivo articolo dell’indimenticato storico e critico letterario, professor Emidio Vittori, si legge che da una serie di riscontri - pur non potendosi risalire con certezza al nome dell’artigiano, l’autore della porta Sigismundus dovrebbe essere lo stesso che costruì il portone della vicina cattedrale di Sant’Emidio.Per concludere l’informazione abbiamo sentito anche il ricercatore e storico professor Giannino Gagliardi.
Da lui abbiamo appreso che l’imposta lignea, nel corso dei secoli ha perso tarsie in cui si distinguevano i contorni delle figure di santi e di una Annunciazione, oggi solo intuibili.
Tuttora, ben leggibile la sola scritta “Sigismundus”. Siamo alla vigilia del 2010, per quanto tempo ancora quel legno resisterà?
Fin quando questa preziosa, unica testimonianza medievista, la città potrà presentare? Sono già passati quasi cinque secoli, cosa si aspetta ancora per mettere in sicurezza questo reperto , che attualmente consegna la sua esistenza-resistenza alla sola imperscrutabile variazione meteorologica delle stagioni con le sue intemperie, i suoi venti, i brucianti soli estivi?
Da alcune indicazioni raccolte, sappiamo che quando imposte di pesante anzianità sono rimaste all’aperto, i Comuni, le Sovrintendenze, le associazioni culturali hanno provveduto a ritirarle negli androni.
Ad Ascoli, perché l’Arengo non chiede la donazione o il solo concordato con i (molti) proprietari e non sistema questa testimonianza nel costruendo museo cittadino nella Forte Malatesta?

24-11-2009

Il ponte del Diavolo dimenticato




La leggenda narra che questo ponte fu costruito dal diavolo in una sola notte.
Sito in uno dei posti più suggestivi di Ascoli, in qualsiasi altra città risulterebbe uno dei luoghi più visitati dai turisti e vissuti dai propri abitanti.
Ma così non è ad Ascoli, dove è sempre più di moda darsi "la zappa sui piedi" nel campo del turismo.
Nel più completo abbandono, il ponte oltre a non essere visitato e frequentato, è stato lasciato in balia di balordi, drogati e imbrattamuri, che non trovano meglio da fare che distruggere e deturpare uno degli angoli più belli di Ascoli.
Si spera che con l'apertura del Forte Malatesta, anche il ponte del diavolo venga riqualificato e protetto, anche chiudendolo e rendendolo accessibile solo da chi visita il Forte.
Ma fino a quando questo non avverrà sarà soltanto un luogo dimenticato e da non far conoscere ai turisti.




Segnalazione di Edo Orazi

05-11-2009

Task Force contro i Writer




Il comandante della polizia municipale istituisce cinque reparti speciali Ascoli Gli uffici di polizia urbana verranno radicalmente ristrutturati. E’ questa la novità che ieri pomeriggio nella sala della Ragione di Palazzo dei Capitani è stata illustrata dal comandante Pierpaolo Piccioni e dal sindaco Castelli.

Il comando verrà suddiviso in cinque reparti: quattro operativi verso l’esterno (polizia stradale, polizia giudiziaria, polizia urbana e polizia commerciale) ed uno interno che comprende l’ufficio comando e l’ufficio di segreteria.
Ma le novità sono tante altre. Il progetto realizzato dal tenente colonnello Piccioni prevede, al momento tenendo conto del personale a disposizione, la creazione di un “nucleo degrado” che si dovrà occupare della piaga dei writers che non concedono tregua agli imbrattamenti di monumenti e edifici cittadini, dei cani che defecano lungo le strade senza che i proprietari sentano il dovere di raccogliere gli escrementi, un osservatorio rivolto al comportamento dei minori nelle vie della città e diverse altre iniziative che verranno rese pubbliche al più presto. A partire da questa mattina, intanto, partirà la polizia urbana di prossimità che avrà il compito di pattugliare il quartiere di Monticelli e tutte le frazioni e di allacciare rapporti con i residenti per avere il quadro di eventuali situazioni critiche.

Sono state ripristinate due festività: quella dei corpo dei vigili urbani che cadrà nella terza settimana di maggio e l’altra, del santo protettore San Sebastiano il 20 gennaio. E’ intenzione del comando potenziare il servizio a cavallo, già in convenzione per la Quintana e per San Sebastiano, ricorrenza che veniva festeggiata a Montemonaco. Ma nel suo lungo intervento davanti al personale, Piccioni ha auspiscato che nel più breve tempo possibile venga recuperata la torre della ex Gil dove verrebbero trasferiti tutti gli uffici del comando.

Ogni lunedì i coordinatori di reparto effettueranno un briefing che avrà come tema principale l’attività da svolgere nel corso della settimana. Lunedì prossimo inizierà il corso professionale per i coordinatori a seguire corsi di polizia giudiziaria, corso per il front office, corsi per la trattazione del codice della strada.“Tutto ciò – ha sottolineato il comandante Piccioni – ha lo scopo di mettere a disposizione dei vigili la possibilità di migliorare la propria professionalità e di valorizzare la propria figura. Abbiamo in mentre altre iniziative quali i bambini vigili urbani, la lotta all’alcol e alla droga”. Nel suo intervento, il sindaco Guido Castelli ha detto: “La nostra volontà è di restituire al corpo dei vigili quell’efficacia persa negli anni.

Capisco che i cambiamenti repenti possano creare disagi e sconcerto ma credo che il comandante abbia centrato appieno tutte le varie problematiche”.



fonte:corriere Adriatcio
Articolo di Sandro Conti

Speriamo che sia la volta buona, e non solo promesse, come è successo tantissime volte nella notra città..
Sono 2 anni che si parla di lotta al degrado, ma fino ad adesso ci si è fermati agli articoli di giornale.
Comunque siamo fiduciosi, perchè queste parole sono state dette da una persona seria, quale è il comandante Piccioni; speriamo soltanto che l'amministrazione comunale, dia al Comando dei Vigili Urbani, il supporto necessario per far nascere il "nucleo degrado".

30-10-09

Video Dimostrativo pulizia bacheca imbrattata

Con il seguente video vi vogliamo dimostrare quanto sia semplice con il "fai da te", contrastare e combattere il grafftismo vandalico.

Visto che le istituzioni tentennano ad agire, ci muoviamo noi...

27-10-2009

Alla faccia del degrado...



Sul fronte lotta al degrado ad Ascoli tutto tace...


Sembrava soltanto ieri quando diversi mesi fa, in piena campagna elettorale, tutte le forze politiche in piena bagarre voto, si riempivano la bocca di frasi che facessero presagire ad azioni immediate contro il degrado urbano.
Si respirava un'aria nuova fatta di promesse da trasformare subito in azioni.. tutti con il programma dettagliato su come far fronte a tale problema, e nonostante gli schieramenti contrapposti, tutti i candidati sindaci sembravano uniti nell'intento di ridare ad Ascoli una nuova dignità, una città più pulita, una città più sensibile nel difendere le proprie bellezze e più lungimirante nel pensare che una città più presentabile potesse diventare di conseguenza più accogliente e più bella da vedere e da vivere per gli ascolani e soprattutto per i turisti.
E oggi? In questi ultimi mesi, come ne è passata di acqua sotto i ponti sono passati anche parecchi turisti in visita alla nostra città, ma purtroppo per loro, oltre ad ammirare la bellissima piazza del Popolo e l'affascinante Piazza Arringo, avranno di sicuro ammirato anche lo stato di degrado in cui versa il nostro bellissimo centro storico..
Forse arriveranno tempi migliori dove qualquno si accorgerà di come oggi Ascoli sia sporca e trascurata.. o forse no..fatto sta che di tutto questo degrado sembra che a nessuno importi.. i giorni passano, i mesi pure, le scritte sui muri aumentano...e una leggera sensazione di abbandono aleggia nelle teste di chi fino ad adesso si è adoperato a contrastare questo fenomeno dilagante..

Quindi alla faccia del degrado..abituiamoci ad avere un'ascoli trascurata e sporca, tanto la cosa importante è che abbiamo una delle piazze più belle del mondo.... (Pappapero...)

20-10-09

Il Writing è arte.. ma chi imbratta è uno Sfigato!

Ennesima iniziativa anti-degrado da parte dell'Associazione Ascoli da Vivere.
Proprio in questi giorni è stato consegnato nelle scuole ascolane il seguente manifesto che riporta il seguente messaggio:
"il writing è arte, il resto è degrado, chi disegna rispetta l'arte, chi imbratta è uno sfigato!"

Questo per ribadire ancora una volta, che pur riconoscendo l'arte dei writers, che possono e devono liberare la loro arte su muri di cemento grigi di periferia, appositamente concessi dai privati e dalle autorità per tale utilizzo, consideriamo tutto il resto, compreso il "bombing" (l'usanza dei veri e presunti writers di marcare il territorio con la propria TAG=firma) semplicemente DEGRADO e quindi da condannare e punire.
I Writers inoltre essendo artisti, dovrebbero capire il valore di monumenti e palazzi antichi e rispettare l'arte di chi è arrivato centinaia d'anni prima di loro, mentre per tutti gli altri che non hanno il benchè minimo rispetto per le cose altrui e si dilettano a scarabocchiare tutto quello che gli capita sotto mano, cosa dire se non etichettarli come dei semplici SFIGATI....



19-10-09

Crisi e degrado: Firenze lotta con il fai-da-te




Menu a 5 euro, cd contro lo spaccio e tabaccai stanchi dei cellulari
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di Martino Iannone fonte:repubblica.it


FIRENZE - Menu anticrisi a cinque euro, cd con fotografie e video per denunciare il degrado e lo spaccio intorno all'albergo, tabaccai che espongono la scritta "Non serviamo persone al cellulare". Contro crisi, degrado e maleducazione Firenze lotta con il fai-da-te. Il cd per denunciare il degrado è stato realizzato da un albergatore che aveva installato delle videocamere all'esterno del suo hotel in via Sant'Antonino, nel quartiere di San Lorenzo, per cercare di dissuadere i tanti, soprattutto giovani, che hanno trasformato la strada in una latrina a cielo aperto.

L'iniziativa però non è bastata e così l'albergatore ha scelto le immagini più significative e le ha racchiuse in un cd che oggi ha dato alla stampa.
Tra i video ce n'é anche uno che ritrae dei presunti spacciatori mentre cedono droga a un giovane cliente e un altro in cui un uomo minaccia un commerciante del posto che gli aveva chiesto di non urinare in strada. Ora l'albergatore ha anche esposto una scritta sulla facciata del suo hotel in cui invita le persone a non urinare almeno sulla porta-finestra dalla quale si accede a una sala interna. L'idea del menu anticrisi è del ristorante-macelleria 'La norcineria' sempre in San Lorenzo. Per cinque euro si può mangiare pollo con patate più una bottiglia da mezzo litro d'acqua oppure un piatto di pasta al pomodoro, un'insalata e il mezzo litro d'acqua. Nelle tabaccherie di piazza Santa Maria Novella e piazza Ottaviani, invece, da alcune settimane dietro al banco della cassa c'è una scritta insolita: "Non serviamo persone al cellulare".
"Lo abbiamo fatto - spiega la commessa della tabaccheria di Santa Maria Novella - perché siamo stanchi della maleducazione di certi clienti che vogliono essere serviti mentre parlano e a volte litigano al cellulare.
E' una forma di mancanza di rispetto che non sopportiamo". Insieme alla lotta alla maleducazione, al degrado e alla crisi con il fai-da-te, una curiosità arriva sempre da un locale del centro di Firenze. Nel chiosco di lampredotto e trippa (le interiora di bovino, piatto tipico fiorentino) di via Dante Alighieri, a due passi da piazza della Signoria, da un po' di tempo lavora una bella ragazza cinese.
Il titolare non ha trovato italiani disposti a lavorare con lui. I turni sono duri.
Il chiosco è aperto tutto il giorno. Gli italiani hanno mostrato di gradire poco il tipo di impiego mentre gli immigrati no. Così è arrivata lei, la bella orientale. E il lampredotto é finito in mano cinese.

E i commercianti di Ascoli quando si ribelleranno al degrado che li circonda?

14-10-2009

Gioca pulito con Bologna

Puliamo la città senza cancellare la creatività

L'Amministrazione comunale, come previsto dal programma del Sindaco, dà avvio ad un grande piano di pulizia dei portici, dei muri e delle facciate dei palazzi.
Si tratta di un lavoro complesso costituito da diverse fasi, un lavoro svolto insieme alla Soprintendenza che vedrà anche il coinvolgimento delle associazioni di categoria che supporteranno tecnicamente i privati per intervenire al meglio sulle loro proprietà.
L'obiettivo del progetto è far crescere l'attenzione per la pulizia di muri e palazzi di Bologna e per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità, attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei tanti soggetti operanti a diverso titolo nel nostro territorio: Università, Camera di Commercio, Acer, associazioni di categoria, banche, associazioni degli amministratori di condominio, associazioni di proprietari di immobili, associazioni di volontariato, singoli cittadini, associazioni o gruppi di writers.
I writers affermati potranno fare interventi didattici per convincere chi vorrebbe imitarli a esercitarsi in luoghi appropiati: sono state censiti spazi e muri che saranno a disposizione per chi vuole esprimere la propria creatività.
Le fasi in dettaglio del progetto Una prima fase tecnica, già conclusa, è stata realizzata da un gruppo di lavoro misto Comune di Bologna-Soprintendenza che ha svolto alcune attività molto rilevanti e propedeutiche all'avvio dell'attività successiva e cioè: · la classificazione dei materiali costituenti le facciate di tutti gli edifici posti all'interno di un comparto definito del Centro Storico; · un 'indagine per individuare le tecnologie e i prodotti (componenti) più idonei alla rimozione delle scritte, scarabocchi, ecc.
Questa attività ha consentito alla Soprintendenza di definire Linee Guida più appropriate per la pulizia su edifici di pregio storico; successivamente Comune, Direzione Regionale e Soprintendenza provinciale hanno sottoscritto un protocollo tecnico che costituisce titolo autorizzativo e consente di semplificare le procedure senza chiedere ulteriori autorizzazioni singole, come avvenuto sino ad ora.
Conclusa questa fase, dal 12 ottobre può partire l'attività operativa-sperimentale a cura e a spese del Comune che consiste in: · apertura di un "cantiere scuola", sulla base del protocollo, già sottoscritto, finanziato dal Comune per circa 20.000 Euro, nel quale si testano le metodologie individuate dallo studio precedente.
Il cantiere, gestito da una impresa di restauro ha luogo sotto la sorveglianza diretta della Soprintendenza e sperimenta materiali diversi su substrati diversi. Edifici interessati: Palazzo Pepoli Campogrande e altro edificio con paramenti murari in laterizio faccia vista. · entro 15/20 giorni, sulla base dei risultati di questo "cantiere scuola", potrà avvenire la validazione delle linee guida per dare il via ai cantieri successivi.
I cantieri successivi saranno a cura del Comune che affiderà ad una impresa di restauro la cancellazione delle scritte in tutto il comparto del centro storico individuato. Importo di questo affidamento 180.000 Euro lordi, pari a 150.000 netti. (durata presunta: fino a Natale) Le strade che fanno parte del comparto previsto nel progetto in corso sono: · Via Castiglione · Via Farini· Piazza Minghetti · Via de' Toschi ·
Il Quadrilatero · Piazza Maggiore · Via Nazario Sauro · Via San Giorgio · Via Galliera · Parte di Via Indipendenza · Via Marsala · Via del Fico · Via Goito · Via Altabella La Finanziara Bologna Metropolitana - sulla base di una convenzione con il Comune - provvederà a mantenere ripulita l'area del centro storico su cui il Comune sta intervendo con l'impresa di restauro.
L'obiettivo di questo lavoro è consegnare alla città una zona del centro storico ripulita per cominciare a lavorare su di una successiva fase che vedrà coinvolti cittadini, associazioni, ecc.
La fase del "mantenimento":
Il mantenimento avviene attraverso la promozione di molte azioni che sono contenute nel protocollo che il Comune sottoscriverà con tanti soggetti:
· parti del territorio cittadino potranno essere date in affidamento a sponsor che si impegneranno a mantenere "pulita" la città;
· Finanziaria Bologna Metropolitana proseguirà la sua azione di mantenimento;
· per interventi di mantenimento o di nuovi interventi sui loro edifici, i privati cittadini potranno chiedere alle associazioni gli elenchi di imprese e artigiani che si impegnino ad applicare il miglior prezzo, in ossequio alle disposizioni definite dalla Soprintendenza; in tal modo anche gli interventi dei privati potranno beneficiare della semplificazione delle procedure di intervento.
· per gli interventi dei privati riferiti al progetto e per la durata massima di una settimana a cantiere, con le modalità previste dalle norme e dai regolamenti vigenti verranno concessi da parte del Comune:
· gratuità del suolo pubblico per il cantiere edile;
· utilizzo da parte delle imprese esecutrici di recinzioni e impalcature dei cantieri come supporto per strumenti pubblicitari provvisori senza essere tenute al pagamento del canone concessorio, ed eventuale agevolazione sull'imposta sulla pubblicità;

Contemporanemeante il Comune metterà a disposizione dei writers e degli aspiranti writers spazi per laboratori didattici curati dai più esperti e spazi per esprimere la propria creatività.

fonte:associazioneantigraffiti

08-10-2009

Nasce il Forum per la lotta al degrado





Da qualche giorno è nato un nuovo strumento per combattere il degrado urbano.

Da un'idea condivisa dai Blog I Am Ascoli, Riprendiamoci Roma e l'Associazione Nazionale Antigraffiti, è nato: http://lottaaldegrado.forumup.it/, un spazio sul web dove condividere idee ed iniziative, ma anche per confrontarsi e conoscersi, con l'obiettivo di creare un "fronte comune" nella difficilissima battaglia contro il Degrado Urbano.
Invitiamo ad iscriversi e a partecipare attivamente tutte quelle persone e associazioni che giornalmente si impegnano per la tutela del decoro urbano.
Invitiamo i Blog e i Siti che si occupano di lotta al degrado, di condividere questo forum sul proprio spazio web. grazie.

Milano: Cittadini-writer, uno a zero.

caso di viale Abruzzi
Abitanti contro i writer «Stiamo vincendo la battaglia»
Paola D'Amico

Con tre euro al giorno. La campagna anti tag, contro le firme lasciate dai writer,
pare funzionare in viale Abruzzi.
Nel rapporto annuale consegnato nei giorni scorsi dai cittadini al sindaco Letizia Moratti, emerge con evidenza che negli ultimi tre mesi la percentuale di imbrattamento è decresciuta in maniera significativa, fino ad arrivare allo zero per i palazzi e i manufatti.
Da un anno esatto i cittadini, che per sostenere le spese si sono autotassati, ogni mattina passano in rassegna il tratto di viale Abruzzi compreso tra piazza Ascoli e via Sansovino-Farneti, e cancellano armati di vernice e pennello i graffiti lasciati durante la notte.
Nei grafici che riassumono la campagna del Comitato Spontaneo Abruzzi-Piccinni, si registra anche braccio di ferro con due writer ostinati, che è coinciso con i due picchi di imbrattamento in marzo e giugno.
«I picchi sono legati al passaggio di writer seriali», scrivono i cittadini.
«Writer che quando passano in una via tendono a colpire il maggior numero di superfici e spesso mostrano delle spiccate predilezioni per determinate superfici rispetto ad altre.
In marzo è passato il writer Oner, in giugno Bleats».
Rimuovere i graffiti è costato ai cittadini volontari 800 euro in vernici. L'Amsa li ha supportati per cancellare i segni lasciati sulle superfici marmoree che non possono essere pulite dai volontari.
«L'obiettivo è creare un precedente virtuoso - spiega Fabiola Minoletti -, stimolare una sinergia tra cittadini e istituzioni e scatenare un effetto imitativo in altri quartieri.
La tempestività della rimozione dei graffiti lancia forti segnali ai writer che vogliono invece che la loro tag rimanga il più a lungo possibile».
In marzo, per tre notti di seguito Oner ha disegnato la sua tag su tutti i palazzi del quadrilatero. Alla quarta notte ha desistito.
Perché funzioni il controllo del territorio deve coinvolgere i residenti è il messaggio del Comitato spontaneo.
Dall'osservazione dei dati emerge che c'è una vittima predestinata delle tag: la centralina termica posta nello spartitraffico è stata la struttura più imbrattata.
«Seguono le strutture metalliche che circondano alcuni esercizi commerciali e le centraline telefoniche».
Meno imbrattate le fioriere, forse perché praticare una tag sui vasi stretti e bassi, non è solo scomodo ma rende gli autografi d'artista anche poco visibili.
«Il proseguimento logico del nostro progetto è cominciare a rendere i singoli palazzi ed esercizi commerciali autonomi nella rimozione delle tag, cercando non tanto cittadini volontari ma palazzi volontari in cambio di supporti, vernice e pennelli».

fonte:corriere della sera milano

02-10-2009

I dont't understand









Sarà stata questa la frase che si ripetevano i turisti in visita ad Ascoli, quando si sono trovati davanti alle pensiline delle informazioni turistiche completamente imbrattate.
Un pessimo biglietto da visita per una città che vuole "puntare" sul turismo.

Proprio per questo motivo Ascoli da Vivere ha organizzato un'altra iniziativa contro il degrado urbano.
A distanza di pochi giorni dall’azione simbolica effettuata sotto la statua di Vittorio Emanuele II ai giardini pubblici (i ragazzi di AscoliDaVivere avevano deposto una corona di alloro con scritto “In memoria del decoro urbano perduto”, ndr) l’associazione è passata alle azioni concrete.
Nel pomeriggio di mercoledì 30 settembre, dopo un censimento effettuato il giorno precedente, i ragazzi di AscoliDaVivere hanno provveduto a pulire ben 10 bacheche di informazione turistica realizzate anni fa grazie alla sensibilità della Fondazione Carisap.
L’Associazione ha acquistato un particolare prodotto ecocompatibile che in pochi minuti scioglie la vernice delle bombolette spray senza intaccare il plexiglass.
Ora tutte le bacheche della città di Ascoli sono pulite; tranne una purtroppo: infatti la bacheca di via dei Soderini era circondata da decine e decine di sacchi dell’immondizia e rifiuti vari che la rendevano inavvicinabile.
Uno spettacolo indecente e non isolato visto che il centro storico ascolano è pieno, già a metà mattinata, di sacchetti dell’immondizia che fanno bella mostra di essi nelle rue e nelle vicinanze di chiese e monumenti.
AscoliDaVivere è perfettamente cosciente del fatto che quest’opera di pulizia è una goccia in mezzo al mare.
Speriamo ne prendano coscienza al più presto anche le istituzioni perché questa gravissima piaga cittadina non potrà sicuramente essere combattuta con i pochi mezzi a disposizione di una associazione culturale.






26-09-09

In memoria del Decoro Urbano Perduto


Ennesima azione anti degrado ad opera dell'Associazione Ascoli da Vivere.
In concomitanza con l'iniziativa di Legambiente "Puliamo il Mondo", i componenti dell'Associazione, presso i giardini pubblici, hanno deposto, ai piedi della Statua di Vittorio Emanuele II, una corona di alloro commemorativa che riportava la seguente scritta: "In memoria del decoro urbano perduto".

L'obiettivo di tale azione è quello di riportare ancora una volta alla ribalta lo stato di degrado in cui versa, tra l'immobilismo generale, il nostro bellissimo centro storico.
La scelta di tale iniziativa è ricaduta sulla statua di Vittorio Emanuele II perchè, secondo Ascoli da Vivere, attualmente è l'emblema della sconfitta del decoro al cospetto dell'inciviltà generale.
Il "RE della Patria" (così era l'appellativo del Re Vittorio Emanule II), che in vita era acclamato da milioni di persone per aver combattuto contro interi eserciti per l'Unità d'Italia, si ritrova adesso solo e abbandonato in un giardino, sconfitto da "un esercito di ignoranti" armati di bombolette spray.
La stessa sorte che è capitata alla nostra bellissima Ascoli, città orgogliosa e fiera con un passato importante, attualmente lasciata sola, e sfregiata dall’incuria e dall’inciviltà dei suoi “figli”.


Ascoli da Vivere

25-09-2009

Bologna: Ecco il patto per pulire la città






Formalizzata l'intesa anti graffiti tra Comune e associazioni economiche. Impegno per la vigilanza

Sconti sulle tasse ai privati, coinvolgimento di volontari e telecamere


Il piano di ripulitura anti-graffiti è finalmente pronto ed entrerà in azione in alcune vie del centro storico poco dopo la festa per San Petronio.



Ma il Comune di Bologna guarda già oltre e sigla un patto con le categorie economiche per favorire la cancellazione delle scritte da parte dei singoli cittadini e vigilare al meglio (anche
con le telecamere) sui muri della città appena ritinteggiati.


Questo l'obiettivo del protocollo d'intesa per "Bologna pulita", inviato ieri alle associazioni economiche.



In base all'accordo, al Comune spetta una funzione di coordinamento degli altri soggetti e di intervento diretto degli spazi pubblici.

Palazzo D'Accursio favorirà anche gli interventi dei privati, decretando per la durata massima di una settimana a cantiere», la «gratuità del suolo pubblico per il cantiere edile»e «l'utilizzo da parte delle imprese esecutrici di recinzioni e impalcature dei cantieri come supporto per strumenti pubblicitari provvisori» senza pagamento del canone, ed «eventuale agevolazione sull'imposta sulla pubblicità».

Il Comune fara' poi da "consulente ", mettendo a disposizione di chi vuole pulire i palazzi «il supporto tecnico relativo alle modalità e ai materiali con cui intervenire».

Gli interventi di ripulitura infatti sono concordati con la Soprintendenza.

Inoltre, il municipio andrà alla ricerca di "braccia" per svolgere la manutenzione.

In previsione c'è infatti un bando «rivolto a singoli cittadini o a forme associative che potranno contribuire in forma volontaria alla realizzazione di piccoli interventi per il mantenimento del decoro urbano».



Per la creatività dei writers, come preannunciato da tempo, verranno invece messe a disposizione d'accordo coi quartieri aree ad hoc.

Una volta completato il ciclo di pulizia, tutti gli aderenti al "patto" si impegnano a fare da sentinelle «per l'immediata segnalazione di eventuali situazioni di criticità riguardo all'imbrattamento di muri e superfici in ambito cittadino».



Le categorie si impegneranno poi a trovare «ciascuno per la propria competenza» i soldi necessari al mantenimento del "decoro urbano" anche «attraverso l'immediata copertura delle scritte».



Ovviamente c'è un forte impegno sul fronte del mantenimento della pulizia.

Non basta un colpo di pennello, anzi a volte il muro pulito attrae l'imbrattatore.

Una situazione che in Comune hanno ben presente, per questo, c'è l'im pegno anche ad un'opera di sorveglianza in prima persona dell'ente pubblico.



«Il mantenimento del decoro - si legge nel protocollo - sarà perseguito anche attraverso azioni di controllo del territorio, la cui incisività potrà essere potenziata da uno specifico impiego del sistema di videosorveglianza».


fonte:l'informazione di Bologna

20-09-2009

Censimento: 200 targhe da rifare






Molte titolazioni di vie sono illeggibili per colpa del tempo e degli imbrattatori
carlo paci
I censimenti programmati e che l'Ufficio Anagrafe dell'Arengo si appresta ad affrontare, richiamano in maniera diretta anche la regolare titolazione delle vie cittadine. Non per nulla la nuova edizione del Dizionario Toponomastico Ascolano, il prezioso e insostituibile libro di Giuseppe Marinelli, ancora non può stabilire come definitive alcune vie che per delibera dovranno mutare nome.
E c'è di peggio: infatti molte targhe con la titolazione dei nomi o sono divenute illeggibili, o sono errate, o sono state rotte da vandalismi e, peggio ancora, mancano del tutto.
Una forma di controllo in tal senso è stato fatto ed i risultati sono piuttosto pesanti: sono infatti necessarie almeno duecento targhe il cui costo presuntivo, tra il prodotto e le scritte, comporterebbe una spesa di circa 200 euro ciascuna, con un totale, quindi, di 40.000 euro, che non è una cifra leggera...
Il discorso toponomastica conduce direttamente al tema, mai pacifico, della intitolazione di nuove vie.
Nell'Ufficio competente giacciono decine e decine di richieste o di sole proposte.
Il regolamento ad hoc, specifica tutte le disposizioni che debbono essere rispettate per assegnare
l'intestazione di una via, salvo casi o situazioni eccezionali.
La commissione a suo tempo composta per l'esame delle proposte, non brilla per numero di riunioni mentre
ad ogni richiesta si fronteggiano favorevoli e contrari, tanto che alcune titolazioni aspettano da anni una
definizione.
Si può subito fare un esempio calzante: l'intestazione di una via al senatore a vita, ingegnere Giovanni Tofani, che fu uno dei creatori dell'industrializzazione della città.
Un autentico illuminato personaggio che la città non può e non dovrebbe dimenticare. Inizialmente si era pensato di intitolargli una strada nella zona industriale, poi molto più razionalmente si passò alla via Piemonte, dove sono ancora presenti le vestigia della sua Carburo.
Ma l'Anagrafe e gli stessi operatori commerciali della zona sanno cosa vuol dire, in termini burocratici, il cambio di nome della via in cui hanno la sede.
Allora l'ultima proposta forse potrebbe risultare fattibile. Cioè lasciare la targa di via Piemonte e intitolare al senatore Tofani, la piazzetta sottostante, quindi in zona ex Carburo; l'importante è ricordarlo sul piano moralee civile.

Almeno in questa maniera l'Amministrazione comunale dovrebbe ricordare un suo benefattore.


fonte:corriereadriatico.it

Dal 25 al 27 Settembre torna Puliamo il mondo

Iniziativa organizzata da Legambiente



Smettiamola di nascondere i problemi"
“Smettiamola di nascondere i problemi”: è questo lo slogan di Puliamo il Mondo 2009, la versione italiana del più grande evento di volontariato ambientale nel mondo, “Clean Up the World”, organizzata in Italia da Legambiente e giunta alla sedicesima edizione. Il 25, il 26 e il 27 settembre un esercito di volontari muniti di guanti, rastrelli e ramazze si ritroveranno in ogni parte d’Italia per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piazze, parchi, spiagge e fiumi.

Anche quest’anno “Puliamo il mondo” sarà una grande festa dell’ambiente che unirà concretamente e simbolicamente centinaia di migliaia di volontari attivi, durante un intero week end, per rendere l’Italia un paese più pulito. Nella tre giorni molte amministrazioni locali saranno impegnate in importanti azioni di riqualificazione delle aree urbane per valorizzare e preservare gli ambienti naturali dall'abusivismo edilizio e dalla cementificazione. A livello locale l’iniziativa si svolgerà in collaborazione con associazioni e comitati e la parte del leone la faranno ancora una volta i singoli cittadini con interventi di recupero dal degrado e di gestione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, azioni semplici ma efficaci che producono un reale cambiamento.

“Fare finta di niente non serve: - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, Presidente nazionale Legambiente - i rifiuti ci sono e vanno gestiti. Non farlo è controproducente e pericoloso, come sul fronte dei rifiuti solidi urbani sono bastate a dimostrare, per esempio, le pesanti vicende campane ma anche il caso Sicilia. L’impegno delle amministrazioni nel garantire una corretta gestione integrata e il coinvolgimento attento e consapevole di tutti i cittadini sono gli ingredienti necessari ad affrontare quella che è già una delle maggiori questioni ambientali. La scommessa rifiuti si può vincere purché nessuno chiuda gli occhi e ognuno ci metta del suo. Ecco perché continuiamo con entusiasmo a organizzare Puliamo il Mondo. Per coinvolgere e sensibilizzare un numero sempre crescente di persone”.

In prima fila, nell’edizione di quest’anno anche le scuole, la cui adesione alla campagna è in costante aumento. A tutte le classi che parteciperanno alla tre giorni verrà consegnato il materiale didattico “Classe per l'Ambiente – Stop The Fever” per poter seguire per tutto l’anno un percorso didattico all'insegna dell'educazione ambientale.

La tre giorni di Puliamo il Mondo chiama a raccolta cittadini di tutte le età ma anche amministrazioni locali. La partecipazione dei volontari va dalla pulizia di una zona a veri e propri progetti di riqualificazione di spazi degradati, di aree abbandonate e di discariche abusive ma anche di divulgazione dell'importanza della raccolta differenziata dei rifiuti.

Nata a Sidney in Australia nel 1989, Clean Up the World è la più importante campagna di volontariato ambientale del mondo cui partecipano centinaia di paesi e più di 35 milioni di persone dimostrando, con un gesto concreto, come sia forte la consapevolezza che la salute dell’ambiente riguarda i popoli di tutto il pianeta. L’iniziativa è stata portata in Italia nel 1993 da Legambiente e da allora è presente su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabile lavoro di oltre 1.500 gruppi di “volontari dell'ambiente”, che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine.

Quest’anno Puliamo il Mondo è patrocinata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Ministero della Pubblica Istruzione dell’Università e della Ricerca, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, dall’UPI (Unione Provincie Italiane), Federparchi, Uncem (Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani), Unep (Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite). È sponsorizzata da Snam Rete Gas, Unicredit Group, Ikea, Federambiente e vede la collaborazione di Fiseassoambiente e Anci (Associazione Comuni Italiani). Radio Kiss Kiss e La Nuova Ecologia sono i media partners dell’iniziativa.


fonte:legambiente

09-09-2009

Firenze: il Comune ai volontari: "Ecco le piazze da pulire"




fonte foto: fotografieitalia.it


Ci sono piazza del Carmine, piazza del Cestello e i lungarni nell'elenco del centro storico.

E poi ci sono i giardini di via Caponnetto, piazza Elia della Costa, piazza Pier Vettori, il villaggio Forlanini e piazza della Vittoria. Ben trentotto luoghi della città dove Palazzo Vecchio, il 12 settembre, invita i cittadini a riunirsi, armati di ramazza.

Ma ognuno potrà anche usare la fantasia e pulire qualsiasi spazio per dimostrare il suo amore per Firenze.
Per l'occasione saranno sperimentate le possibili soluzioni per pulire i muri dalle scritte. Diverse ditte faranno delle dimostrazioni, ognuna utilizzando la propria tecnologia, per consentire non solo di liberare dalle scritte le pareti di palazzi, monumenti e chiese, spesso presi di mira (vedi la chiesa di Santo Spirito), ma anche di rivestire le superfici di uno speciale strato repellente che renderà il lavoro degli imbrattatori molto più difficile in futuro.

Tutto attraverso getti di aria ad alta pressione con particolari sostanze; l'amministrazione poi
sceglierà quella più efficace.
Due ore, dalle 10 alle 12, per dare «Un bacione a Firenze» (è il titolo della giornata di sabato e del sito aperto per l'occasione http://www.unbacioneafirenze.net/).

Ciascun cittadino, possibilmente con vicini di casa e colleghi per coinvolgere più persone possibile, potranno mettere in piedi vere e proprie iniziative: ripulire angoli e strade trascurati, decorare i davanzali con i fiori e, perché no, fare dei rinfreschi aperti a passanti.
Palazzo Vecchio farà la sua parte. In via Palazzuolo e al mercato di San Lorenzo organizzerà una speciale pulizia, in collaborazione con l'azienda Quadrifoglio.

Proprio lì saranno usati nuovi metodi di lavoro, una nuova illuminazione e dei cassonetti.

E un nuovo accordo per la pulizia dei tombini.

«Mi sembra evidente che questa sia l'occasione per maturare una più forte coscienza civica. Il secchio e la granata renderanno per qualche ora la città più pulita, ma soprattutto renderanno la nostra cittadinanza più piena », afferma Renzi annunciando anche altre due date importanti: il 27 settembre, quando sarà aperto Palazzo Vecchio gratuitamente ai fiorentini, con visite fino a mezzanotte; e il 15 ottobre, quando i parcheggi all'Ospedale di Careggi diventeranno gratuiti. I

eri il sindaco ha ricordato l'appuntamento della giornata della pulizia ai consiglieri comunali del Pd, durante la prima riunione dei capigruppo al rientro dalle vacanze estive (dove sono state trattate questioni di metodo per i prossimi consigli comunali). Non tutti però parteciperanno.

Ad esempio, Tea Albini: «Io non ci andrò perché ritengo che la pulizia la debba fare chi è preposto a farlo, mi sembra un atto, diciamo, 'molto comunicativo'... Io pulisco normalmente il marciapiede di casa mia, a Settignano, potete anche chiederlo ai miei vicini di casa.

E non butto a terra le cicche di sigarette.

Credo che il sindaco faccia comunque bene a fare questa iniziativa, non sono pregiudizialmente contraria, ma io non partecipo comunque».


Per motivi diversi non ci sarà nemmeno la consigliera Cecilia Pezza: «Mi dispiace tanto, ma ho un impegno fissato da giugno, altrimenti avrei partecipato»; Claudia Livi ha un matrimonio: «Non sono sicura di farcela... »; anche il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi non è del tutto certo:

«Se non sarò fuori Firenze, andrò a pulire accanto al sindaco».

Prontissimo a partecipare, e già all'opera per creare gruppi di cittadini, è il consigliere Enrico Bertini: «Non posso pulire il marciapiede di casa mia, perché abito a San Casciano, ma sarò nelle strade della città insieme alle associazioni di immigrati e sportive». La pensa allo stesso modo il consigliere Leonardo Bieber: «Come posso mancare... non so ancora dove andrò,
sicuramente in più zone, a partire da Campo di Marte dove abito».
Federica Sanna

fonte:il corriere fiorentino di Firenze

Esempio rimozione Graffiti da una saracinesca.

Grazie al prezioso contributo del blog http://www.blogger.com/www.riprendiamociroma.blogspot.com , vi presentiamo un video girato a Roma, che dimostra quanto sia semplice rimuovere i graffiti attraverso l'utilizzo di prodotti mirati, su serrande che non siano verniciate (in quel caso conviene riverniciare la serranda, poichè il prodotto porta via sia la vernice della tag che della serranda stessa).

Sarà nostro compito a breve, segnalarvi dei prodotti adatti per la rimozione di graffiti.



03-09-2009

L'Annunziata nel degrado più totale





L’Annunziata non c’è più.

Di quell’area verde che secoli di storia hanno definito “il polmone della città” resta un quadro desolante fatto di abbandono, sporcizia, rovi e chi più ne ha ne metta. Il nostro tour ha inizio dalla scalinata che si inerpica da via Dino Angelini fino all’ingresso della Facoltà di Architettura (esempio di cattiva immagine con docenti e studenti non ascolani) a ridosso delle “monachette”. La scala in alcuni tratti è nascosta da erbacce, carte, plastica, siringhe e lattine mentre le panchine sono da buttare.



Lo scenario dell’area un tempo destinata a parco giochi è apocalittico soprattutto perché, dopo diverse gestioni e alterne fortune, il piccolo bar ha chiuso definitivamente i battenti e lo spazio un tempo occupato da scivoli e altalene è ora terra di nessuno. Unici segnali di vita gli escrementi di un cane e la piccola fontana da cui miracolosamente sgorga ancora acqua.



Chi accusa i media locali di occuparsi solo di magagne visibili a tutti perché situate nel centro storico (in pole position sempre via Nicolò IV che ha strappato la leadership al complesso Di Sabatino dopo i lavori di ristrutturazione dell’ex... Beirut) deve fare mea culpa anche se in realtà l’ex parco giochi dell’Annunziata dista non più di 300 metri da piazza Roma.
Abbandono e incuria non riguardano però solo quello spazio accanto all’ingresso del vecchio ospedale.



Se si percorre infatti la sottostante via della Rimembranza ci si rende conto che a ridosso del Tribunale -e a 200 metri da piazza del Popolo- c’è una strada distrutta dove funzionano (quando i tossici non la manomettono) solo le macchinette mangiasoldi per i parcheggi a pagamento.

Ma la strada è piena di buche e l’area sottostante sembra una giungla con l’aggravante dei sacchetti dei rifiuti che qualcuno continua a gettare da auto in corsa nonostante i disperati appelli di Legambiente.



«Ci preoccupa dice Alessia che abita lì che di sera sia diventata una strada pericolosa e in pochi hanno il coraggio di percorrerla a piedi, per non parlare dei danni arrecati alle auto in sosta».
Ricordate infine le vecchie lapidi di soldati tedeschi morti in guerra e riciclate come pietre per costruire una scala di raccordo?

Il vecchio sindaco Piero Celani le fece rimuovere. Risultato? Da quel giorno il piccolo sentiero è transennato e quindi impercorribile. Sta decisamente meglio lo spazio antistante le “monachette” salvato dall’abbandono grazie a un privato che ha aperto un bar proprio lì. Per il nuovo-vecchio assessore Claudio Travanti sarà un autunno di grande lavoro.



fonte: Il Messaggero

01-09-2009

Promessa mantenuta, da Ascoli da Vivere.

Pulita la fontana di Piazza Arringo

Promessa fatta dall’Associazione, durante la manifestazione I Am Ascoli, organizzata nel Maggio 2008 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni contro il degrado cittadino.
Durante l’iniziativa, erano state messe in vendita delle maglie “i Am Ascoli”, il cui ricavato sarebbe andato per la pulizia di una delle due fontane di Piazza Arringo, orribilmente sfregiata, con vernice spray da qualcuno che non aveva la benché minima idea del valore artistico e culturale della fontana stessa.
Ci è voluto esattamente un anno per procedere all’intervento sulla fontana, tempo dovuto all’iter richiesto per avere l’assenso dalla sovrintendenza dei beni culturali, dopo aver inviato un’accurata relazione sull’intervento e sul materiale che si sarebbe utilizzato per effettuare la pulizia.

Ascoli da Vivere ringrazia la restauratrice Sonia e la sua collega della Ditta COO.R.A.L. SOC. COOP, per il grandissimo contributo dato, e invita tutti i cittadini a rispettare Ascoli, perché questo è il più grande attestato d’amore nei confronti della nostra bellissima città.





Prima dell'intervento di pulizia




Dopo l'intervento



Secondo ESA non è imbrattamento..

Navigando nella rete alla ricerca di nuova documentazione contro il degrado da pubblicare sul Blog, mi sono imbattutto in questo video "esilarante" per non dire deprimente, dove il famoso ESA (ex componente del gruppo RAP O.T.R.), difende chi usa i nostri muri e i nostri monumenti per esprimere la propria arte..
Voglio subito precisare che come Ascoli da Vivere e I Am Ascoli, abbiamo sempre rimarcato la differnza tra writer e imbrattamuro sottolinenando che riconosciamo l'arte dei primi e il vandalismo dei secondi (molte volte ahimè, le stesse persone fanno parte delle due categorie, realizzando sia writing nei muri di periferia che il bombing sulle mura delle nostre case).

Ma torniamo alla canzone in questione.. il buon ESA, nel testo della canzone rima le seguenti frasi:
" Non è imbrattamento da non scherziamo... forse per me ci dovrebbero ringraziare.. non è una bravata, non è un crimine, ma è arte e divertimento..."

Cosa aggiungere e cosa dire..ci sarebbe da fare un minuto di raccoglimento per riflettere e farsi tante domande..ma poi penso che la cosa migliore sia fare controinformazione (pensate, dobbiamo quasi giustificarci di portare avanti la legalità attraverso articoli e documentazione varia).

Penso che sia un'ottima idea ad esempio che le istituzioni utlizzino nelle scuole,in TV, e in tutto quello dove i giovani interagiscono, le stesse armi di comunicazione facendo dei video spot e delle campagne pubblicitare per insegnare loro, il rispetto del bene comune..
Mentre ad ESA auguro con tutto il cuore di ritrovare la sua macchina completamente scarabocchiata e rigata.. non credo si arrabbierà.. tanto per lui non è una bravata,ma arte e divertimento...


Napoli : Emergenza graffiti
fonte: www.ripuliamoli.blospot.com

La basilica di San Francesco di Paola, come tutti i monumenti napoletani, è quotidianamente offesa da giovani vandali. Le scritte sono dappertutto e a niente serve lo spauracchio delll'ordinanza comunale n°483 che punisce con una sanzione pecuniaria (da €200 a €500) chi imbratta o deturpa monumenti, edifici pubblici, oggetti e cose di arredo urbano.
Il video che pubblico è stato realizzato da Angelo Forgione del movimento V.A.N.T.O. (valorizzazione autentica napoletanità a tutela dell'orgoglio). Le immagini che vedrete vi lasceranno senza parole.
Ormai la città affonda sempre più nel degrado e fa male sapere che sono le nuove generazioni, alla luce del sole e sotto gli occhi i tutti, a provocare il maggior numero di danni all'immenso patrimonio artistico di Napoli.

Caro Imbrattamuri ti scrivo..




Così deve aver pensato l'ideatore del curioso cartello presente in Rua dei Sabini, forse dopo aver ridipinto per l'ennesima volta le serrande dei suoi locali, dopo l'ennesimo attacco "indisturbato" da parte degl'imbrattamuri.

Il cartello in questione riportava la seguente frase: "Si prega gentilmente (se possibile) di non graffitare le serrande Nr 17 e Nr 15, molte grazie"

Si perché, l'ignaro signore, ha creduto che visto la totale assenza delle istituzioni, nel contrastare l'azione di questi "Unni", ha pensato che forse con la gentilezza si potesse ottenere qualcosa, ma di tutta risposta, oltre alle serranda si è ritrovato anche il cartello imbrattato.

Questa è un'ulteriore riprova che cittadini e proprietari di locali, non sanno più cosa inventare per difendere le proprie mura e le proprie serrande dall'attacco di questi vandali, che con una bomboletta in mano credono di poter far tutto, perché tanto a nessuno importa dei danni che fanno..
Ma forse i maggiori danni li sta facendo chi fa passare nell'indifferenza questo scempio…

Como:Una taglia per chi collabora nell'individuare i writers del paese

Soldi per chi denuncia i writer Il sindaco: «Cittadini, collaborate»

Taglia sui graffittari. Sanzione da 200 euro per chi danneggia arredi pubblici

Gli episodi degli ultimi giorni hanno fatto imbufalire il sindaco Elio Rimoldi che ora pensa di promettere una somma di denaro per individuare gli imbrattatori.
Questi sono riusciti a non farsi cogliere sul fatto forse curando gli spostamenti di vigili e
carabinieri in servizio notturno.
La pensilina dell'autobus sulla provinciale, peraltro nuova di zecca, è stata presa di mira dai graffitari che hanno pensato bene di imbrattarla con le solite scritte.

Non solo. Nel raid anche le recinzioni di case e aziende di via Milanese sono state deturpate.
Tutto lavoro buttato via quello dei residenti che quest'estate hanno ridipinto cancelli e recinzioni delle proprie abitazioni ora nuovamente da ripulire.«Mi appello ai cittadini.

Prima di costituire le ronde ci sono i vicini di casa che vedono questi vandalismi.
Sono loro le prime ronde. Segnalate, telefonate - è l'esortazione di Rimoldi - non girate la faccia dall'altra parte.
Sto pensando addirittura ad una taglia, ma spero che non sia necessario arrivare a questo».
Il primo cittadino è davvero arrabbiato, le ordinanze non mancano e le nuove norme aiuterebbero non poco, secondo Rimoldi, che difatti promette d'ora in poi pugno di ferro.

«L'ordinanza comunale dell'ottobre scorso stabilisce una sanzione di 200 euro per danneggiamenti di panchine, pavimentazioni e arredi pubblici.

Mentre il recente decreto Maroni oltre a sanzioni amministrative prevede conseguenze anche sul piano penale.

Faccio una promessa chiara: qualora i responsabili di questi atti fossero acciuffati - evidenzia - sarà applicato il massimo della sanzione che la legge prevede, insomma, se ne pentiranno.
Mi auguro che non siano venianesi, ma in ogni caso non ci saranno sconti per nessuno».
Il sindaco assicura che provvederà quanto prima a far ripulire i luoghi imbrattati. «Uno dei primi impegni di un amministratore è rendere il paese vivibile, ma purtroppo, si ricordino i responsabili, il denaro che dovremo spendere per ripulire non potrà essere utilizzato per altre importanti necessità di Veniano».
Laura Attolico

fonte:la provinica di como

Un esempio da segure dalla nostra amministrazione

Revolution!
Ci vorrebbe proprio una rivoluzione, come il titolo di questo video ideato e realizzato dal Blog riprendiamoci Roma http://http://riprendiamociroma.blogspot.com/ proprio per denunciare la situazione di degrado in cui come Ascoli, versa la capitale. Rivoluzione soprattutto etica e morale, per riprenderci le nostre città sempre più devastate dal degrado urbano, perpretato negli anni da gente ignorante e incivile, che ha agito e continua ad agire tra l'indifferenza generale, soprattutto delle istituzioni.
Perchè dobbiamo accettare di vivere in città, sporche, degradate, abbandonate? perchè deve passare tra l'indifferenza, questa forma di devastazione che rende le nostre città sempre meno vivibili dai cittadini e visitabili dai turisti?
Riprendiamoci le nostre città, e iniziamo una nuova rivoluzione per il decoro cittadino.. perchè ricordiamoci che il degrado urbano va di pari passo al degrado morale..




I Am ascoli ringrazia Riprendiamoci Roma per questo video.

Il Sacro e il Profano...

foto e segnalazione di Edo Orazi






Non so se passeggiando per le vie del centro, non vi sia capitato di vedere a Piazza Arringo durante le festività in onore del Patrono Sant'Emidio, quest'immagine emblematica che unisce il "sacro" con il "profano"..

Il sacro, dato dal carretto in legno utilizzato per la processione in onore del Santo, e il profano del tabellone elettronico, montato 2 mesi orsono nella bellissima Piazza, vero "pugno in un occhio", per i turisti e per gli Ascolani..

Ma se veramente vogliamo essere riconosciuti come Patrimonio dell'Unesco, come possiamo cadere ancora in certe nefandezze?

Non sarebbe ora di istituire come è stato fatto in molte altre città, un Ufficio del Decoro Urbano, che stabilizzi quello che si può e quello che non si può fare soprattutto per quanto riguarda l'arredo e il decoro urbano?

L'arte dello sfregio

di don LUCA VIOLONI

Come noto domenica scorsa dei non meglio definibili writer si sono "dilettati" nello sfregiare all'esterno la chiesa di Sant'Antonio della Motta, appena uscita da un importante e massiccio restauro durato anni.
Ne è nato un dibattito che non è solo un tormentone estivo, non solo un temporale di mezza estate.
Dietro non c'è solo la questione del ruolo dei writer e della loro abilità, non c'è solo il tema del degrado urbano e della sicurezza.
Sullo sfondo c'è anche e soprattutto la questione educativa in relazione a ciò che noi consideriamo Bellezza.

Che cosa è bello per noi?
Che cosa merita di essere custodito e richiede la nostra dedizione?
Cosa c'è di vero e di bello in ciò che ci viene tramandato (magari dopo averlo lustrato e tirato a lucido come nel caso di Sant'Antonio)?
Le domande si allargano.
Che cosa vuole comunicare chi furtivamente e senza il coraggio delle proprie azioni deturpa un patrimonio di fede?
Noia o un rifiuto di tale patrimonio?
Gusto della bravata o negazione di un simbolo e di una storia che vi è connessa?
Perché la bellezza può suscitare meraviglia ma anche il desiderio di sfregio?
Perché si compiono gesti incuranti delle conseguenze delle proprie azioni, incuranti della sofferenza che arrecano ad altri e dei costi anche economici che vengo accollati alla comunità? Alcune domande solo per dire che siamo chiamati a dire no alla cultura dell'irresponsabilità, dobbiamo favorire esperienze costruttive e di una Bellezza che apre sentieri di speranza
non infondata. Anche l'arte può contribuire efficacemente a questo percorso educativo, posto che si realizzi ciò che dieci anni fa scriveva Giovanni Paolo II agli artisti: "L'artista vive una peculiare relazione con la bellezza.
In un senso molto vero si può dire che la bellezza è la vocazione a lui rivolta dal Creatore col dono del "talento artistico".
E, certo, anche questo è un talento da far fruttare, nella logica della parabola evangelica dei talenti (cfr Mt 25,14-30).
" E continuava dicendo: "La differente vocazione di ogni artista, mentre determina l'ambito del suo servizio, indica i compiti che deve assumersi, il duro lavoro a cui deve sottostare, la responsabilità che deve affrontare.
Un artista consapevole di tutto ciò sa anche di dover operare senza lasciarsi dominare dalla ricerca di gloria fatua o dalla smania di una facile popolarità, ed ancor meno dal calcolo di un possibile profitto personale.
C'è dunque un'etica, anzi una "spiritualità" del servizio artistico, che a suo modo contribuisce alla vita e alla rinascita di un popolo.
Proprio a questo sembra voler alludere Cyprian Norwid quando afferma che "la bellezza è per entusiasmare al lavoro, il lavoro è per risorgere".
Ce lo auguriamo davvero.

fonte:laprealpina di varese

LINEA DURA A MILANO

Da oggi chi imbratta la città rischia due anni di carcere e fino a 10mila euro
di multa

Da oggi si fa sul serio.

Con il decreto legge sulla sicurezza, entrano in vigore misure nuove e più severe contro i writer.
«Ai futuri imbrattatori dico di fare molta attenzione.
Le loro bravate potrebbero costare due anni di galera e diecimila euro di multa», afferma il vicesindaco Riccardo De Corato.
Oltre naturalmente «ai danni che il Comune di Milano è pronto a chiedere, come già sta facendo nei sette processi penali, di cui uno concluso, in cui è parte civile».

Il Comune annuncia quindi un «nuovo giro di vite» per gli imbrattatori.

Il decreto legge, fa presente il vicesindaco, ha recepito proprio le indicazioni di Milano, «a partire dalla cancellazione della querela di parte che non è più necessaria anche fuori dal centro storico. Il che andrà a vantaggio delle periferie.
Per chi imbratterà un edificio a Quarto Oggiaro o a Baggio, ma anche i mezzi di trasporto pubblici o privati, la denuncia sarà d'ufficio». Mezzi che, tra l'altro, «proprio di recente sono stati presi di mira da graffitari anche dall'estero.
Tanto che in una settimana quattro spagnoli e due tedeschi sono stati arrestati in flagranza di reato».
D'ora in poi il Comune potrà contrastare tutti questi vandalismi con una pena che non sarà più una multa da 103 euro, ma potrà arrivare a 1000 euro o in alternativa il giudice ordinario potrà comminare la reclusione fino a sei mesi.
Per chi imbratta beni immobili di interesse storicoartistico, come le Colonne di San Lorenzo, la reclusione arriva fino a un anno e la multa fino a 3mila euro.
In caso di recidiva sale addirittura a due anni con sanzione fino a 10mila euro.
E il giudizio passa al tribunale.
Da inizio anno il Comune ha già inflitto con la nuova ordinanza 74 multe da 500 euro ai writters.

Imbrattata la fontana di via Rigantè






I teppisti hanno agito di notte e ora c’è qualche residente che vorrebbe spostarla da Borgo Solestà per sicurezza


Ascoli La fontana di via Rigantè non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di Trevi a Roma e di sicuro i vandali che nei giorni scorsi l'hanno imbrattata con una vernice rossa non sono quelli di Ftm Azione futurista 2007.

Probabilmente l’atto teppistico è avvenuto di notte - affermano alcuni residenti - A Roma la polizia municipale subito transennò la fontana per permettere ai tecnici di verificare la natura del liquido e valutare eventuali danni ai marmi e alle statue del monumento del Bernini.
Ad Ascoli, anche il paragone è improponibile, solo l'affetto dei parrocchiani per il patrimonio comunale ha dato voce a questa denuncia.

Quella di Via Riganté non rientrerà probabilmente nella competenza della Soprintendenza dei beni culturali ma di certo questa vicenda non può passare inosservata all'Arengo e soprattutto da parte di chi gestisce la delega del patrimonio. Ma non escludiamo che l'assessore sia già al corrente di tutto e magari stia attendendo una rivendicazione futurista!.

Sta di fatto - ancora i residenti - che l'Amministrazione si deve attivare per ripulire la fontana soprattutto in questo periodo in cui i turisti visitano il ponte Romano.
E la fontana imbrattata non è un bel biglietto da visita per la città.

Inoltre - concludono - suggeriamo anche una interessante soluzione per quella fontana, ovviamente dopo che sia stata adeguatamente ripulita. Una buona idea sarebbe rimuoverla e trasferirla nell'aiuola attigua alla chiesa di San Pietro ed Anastasio, dove pur essendo chiaramente postuma non stonerebbe”. I residenti di Solestà girano il caso alla nuova giunta comunale affinchè subito avviato il restauro consistente in una semplice ripulitura della fontana.



Fonte:corriere adriatico.it


Finalmente il degrado non passa più tra l'indifferenza generale.

Abbiamo accolto con piacere la denuncia fatta da alcuni residenti di Borgo Solestà, per l'imbrattamento della Fontana in Via Rigantè, addirittura anticipandoci visto che stavamo preparando un articolo su quest'ennesimo episodio d'ignoranza che va a discapito del patrimonio artistico di Ascoli.

Volevamo fare soltanto due precisazioni:

1.la fontana in questione è sta costruita nel 1882 e collocata nella piazza davanti alla chiesa di San Gregorio Magno e successivamente rimossa e collocata a Borgo Solestà.

2.L'atto teppistico è d'attribuire a chi ha pitturato il ponte di Borgo solestà sotto il periodo quintanaro, che nell'azione di ripulire i pennelli nella fontana, l'hanno imbrattata..

Dalla lettera di un nostro lettore:

Incuria e prepotenza ai danni di Ascoli

Negli ultimi mesi sono stato tristemente colpito da alcuni casi di pesante incuria e prepotenza perpetrati alla nostra Ascoli.

1. Alle persone per bene, magari a quelle che hanno combattuto per la nostra libertà, raccomando vivamente di non visitare il monumento a V.Emanuele II posto nei giardini di viale Indipendenza; stesso discorso dicasi per la fontana dei cani (corso Mazzini, angolo via Sacconi).
Sicuramente non reggerebbero allo scempio che si presenterebbe ai loro occhi.

2. La palina con indicazioni turistiche piantata in Piazza del Popolo vicino a S. Francesco è stata finalmente rimossa; propongo comunque di rendere pubbliche le generalità del geniale progettista che aveva ordinato di sistemarla a un metro e mezzo circa dall'edicola barocca eretta dallo scultore Lazzaro Morelli nel 1639).

3. La pianta di fico (?) cresciuta da qualche anno sopra l'altare del Giosafatti (trasferito nei giardini del Colucci) è stata rimossa grazie alla sensibilità del Sindaco Castelli, soltanto qualche giorno dopo la sua elezione a primo cittadino. A quando le prossime azioni per il restauro completo dell'altare?

4. L'immane degrado dei muri della nostra città (writers?), complice la massima indifferenza di tutti noi. Ma chi sono questi DRUST, KORE, RIFE, DRIA, ecc. ecc.? Mi dicono che sono ben conosciuti dalle forze dell'ordine e che li dobbiamo impunemente sopportare. Ma vogliamo invece agire con fermezza e tolleranza zero nei riguardi dei vandali, come fanno in altre città italiane? Prima questo e poi forse potremo proporre Ascoli come èatrimonio dell'umanità.

5. L'azione che reputo più grave di tutte in senso assoluto è stata quella di affiggere un cartellone elettronico (!) sotto i portici del palazzo comunale, in Piazza Arringo.
Ma è concepibile che un dipendente comunale, quindi al servizio della collettività, possa violare così vistosamente le leggi vigenti e portare a compimento un tale progetto? E per il massimo spregio va a sciegliere una ditta fornitrice di Alberobello, nella provincia di Bari?
Ricordo poi come l'ex commissario prefettizio Costantini avesse disposto di togliere tale scempio con la massima sollecitudine. Ma il tabellone è sempre lì, in bella mostra per tutti i turisti in arrivo, per tutte le solenni festività religiose e civili del Santo Patrono.
Mi piacerebbe tanto che per un certo numero di mesi venisse prelevata dallo stipendio del dipendente arrogante una sostanziosa quantità di denaro, fino a risarcimento completo.
Distinti saluti.

Dr. Edo Orazi

Meglio tardi che mai....




foto:geocities.com



Leggendo il blog degrado Italia ho trovato questa frase:


La bellezza e l'armonia dei luoghi sono fondamentali per la civiltà, l'orgoglio e la felicità di un popolo.

Nel 1309 il Costituto della città di Siena, esortava ad avere a cuore 'massimamente la bellezza della città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini'.

Già nel 1309 a Siena si proccupavano di tutelare il decoro della città.. ad Ascoli quando arriveremo a questa presa di coscienza?

Meglio tardi che mai...

EDIZIONE DELLA QUINTANA 2009- IN & OUT

Anche quest'anno dopo una sfida avvincente, si è concluso il torneo cavalleresco della Quintana edizione 2009, che ha visto la vittoria di Massmi Gubbini del Sestiere di Porta Tufilla, dopo che nell'edizione di Luglio a vincere era stato il cavaliere di Piazzarola Luca Veneri.
Come per ogni cosa che finisce anche per la manifestazione quintanara è tempo di bilanci.
Il Blog I Am Ascoli non vuole entrare nell'aspetto tecnico di una valutazione, o comunque non crede di avere le competenze per avere un ruolo simile, vuole solo segnalare la cosa IN e la cosa OUT di questa edizione della Quintana.

IN

è aver visto finalmente qualcuno che si muove per promuovere i prodotti artistici locali; ieri sotto la loggia dei mercanti è stata allestita una bancarella dall'Associazione Arte Picena, con sopra manufatti di vari generi riguardante la Quintana e la città di Ascoli.
Finalmente i turisti possono conoscere la nostra arte sotto il periodo quintanaro e forse comprare qualcosa.. Ci voleva tanto? Speriamo soltanto che non passi inosservato e che già dal prossimo anno ci saranno altre bancarelle...!!



OUT

Le mura esterne del campo giochi dello Squarcia, dove ogni anno per le due edizioni della Quntana vanno ad assistere la giostra migliaia di concittadini e soprattutto turisti.
L'anno scorso sono stati fatti dei lavori all'interno del campo, ma fuori? Uno spettacolo davvero indegno, muri imbrattati dappertutto! Nell'attesa di un intervento che riporti un po di decoro, speriamo solo che i turisti scambino le scritte vandaliche in dipinti medioevali ben preservati....











Non sarebbe meglio cancellare i graffiti vandalici invece dei dipinti quintanari sui ponti?






Dopo l’ordinanza che prevede la cancellazione dei dipinti propiziatori dei ponti nei giorni immediatamente successivi alla loro realizzazione, non è tardata ad arrivare la risposta di alcuni appassionati di questa tradizione che ogni anno vede centinaia di persone coinvolte.
Durante la notte, nel quartiere di Porta Romana, è comparso uno striscione che riportava la scritta: “Lo spray sulle mura indelebile, l’arte sui ponti skancellabile”.
Frase, che evidenza tutto il malcontento per quest’eccessiva decisione che prevede la cancellazione di vere e proprie opere d’arte, mentre passa totalmente nell’indifferenza il problema ben più grave delle scritte vandaliche sulle mura di Ascoli.
Forse sarebbe il caso di rivedere le priorità e concentrarsi più a contrastare un fenomeno vandalico anziché andare contro una tradizione che ha l’obiettivo di abbellire alcuni scorci suggestivi della città e valorizzare un evento folkloristico come quello della Quintana.

Riportiamo un articolo di un ns lettore pervenuto alla ns redazione, che dimostra da un lato la poca attenzione a far conoscere la nostra storia, dall'altro l'impegno del tutto gratutito di un cittadino comune per far conoscere le bellezze della sua amata Ascoli.

Cartiera di Ascoli.. questa sconosciuta!

Recentemente ho avuto contatti epistolari con Piero Scapecchi; e chi è costui, direte voi: Piero Scapecchi è il direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze, dipartimento “Manoscritti e rari”.
In conseguenza di ciò, ho avuto modo di leggere il suo: " Incunabolo, itinerario ragionato di orientamento bibliografico", Associazione Italiana Biblioteche ( 2004 ); ebbene, nel capitolo dedicato alla produzione della carta necessaria per i libri stampati prima del 1500 ( incunaboli appunto), spicca l'assenza di qualunque riferimento ad Ascoli; l'unica nota bibliografica è: " Carte e cartiere nelle Marche e nell'Umbria dalle manifatture medievali all'industrializzazione", Ancona, Proposte, 1993.
Purtroppo anche qui, non ho trovato alcun riferimento alla nostra cartiera, quando è noto che negli Statuti cittadini ( 1377 ), a parte il rapido cenno
alla " acqua del calcinaro per l'arte de le carte", è detto chiaramente che in detta città, oltre alla " carta ciappina overo pecorina" si fabbricava anche quella " bambagina" ( dagli stracci ) per non menzionare poi il ritrovamento fatto nel 1897 da Augusto Lisini in un vecchio "istrumentario" del Comune di Colle Val d'Elsa della notizia che il 20 Maggio 1349 veniva data, in loco, in affitto " una caduta d'acqua con gora,casalino et gualcheriam ad facendas cartas....a
Tommaso di Buonaventura e a Michele suo figlio, cartai di Ascoli". Ho preso allora carta e penna ( elettronici ) e fatto notare, non senza timore, all'illustre professore quella che a me è parsa una grave mancanza; la Sua risposta è stata,con mia grande sorpresa, la seguente: “Gentile Signore,
Lei ha certamente ragione per quel che riguarda le cartiere ascolane e la ringrazio della segnalazione; cercherò di riparare se Lei avrà la cortesia di inviarmi il volume che ne tratta”! In sostanza, uno dei più importanti esperti di incunaboli in Italia, non conosce la nostra Cartiera, ammettendo peraltro, senza remore e a suo merito, il fatto! Il giorno successivo al ricevimento della missiva, ho spedito al prof. Scapecchi il volume " Gli Opifici di Porta Cartara ad Ascoli Piceno", di A.M. Eustacchi, V. Borzacchini, A. Guidotti.

Detto ciò io mi chiedo: non era forse il caso di spedire il libro di cui sopra alle più importanti biblioteche italiane? E se ciò è stato fatto, perché il professore di cui sopra non ne era a conoscenza? E poi ci lamentiamo che le nostre bellezze, la nostra storia non le conosce nessuno!

Augusto Agostini

Seregno, la sfida tra writer benedetta dalla Lega

Nel segno della legalità. Per tutta la giornata 50 writer si sono sfidati a colpi di bombolette spray sui muri della stazione ferroviaria di Seregno (Monza-Brianza). Provenienti da ogni parte d’Italia - Milano, Varese, Bari, Oristano - hanno indossato le mascherine e si sono messi al lavoro.
Spazio alla fantasia lungo oltre 180 metri di parete che dalla mattina alla sera ha cambiato faccia.
Un contest writing voluto dall’amministrazione leghista della cittadina brianzola, che ha deciso di affidare la strada ai ragazzi. Una zona degradata che da adesso sarà gestita dai giovani del posto.
"Uno spazio per creare liberamente e senza paura di incorrere in sanzioni", dice Livio, 24 anni, uno degli organizzatori, che ha all'attivo tremila murales sparsi per il Paese. "E’ necessario rispondere alle esigenze espressive delle nuove generazioni – spiega il sindaco, Giacinto Mariani – I divieti a tutti i costi sono solo controproducenti" (Gabriele Cereda)

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fonte:larepubblica.it