22-01-2010

Multa di 10.000 euro agli imbrattatori

Castelli prepara l'ordinanza sindacale che colpisce chi deturpa palazzi e monumenti per fermare il fenomeno
Solamente per ripulire la Fortezza Pia il Comune ha speso 350.000 euro.

Dopo tanti tentativi andati a vuoto l'Amministrazione comunale si prepara a sferrare la controffensiva nei confronti dei writers che continuano indisturbati a imbrattare palazzi e monumenti cittadini.
Un danno arrecatoalla comunità ascolana di svariati milioni di euro. Basta fare solo un esempio: per ripulire la Fortezza Pia al colle dell'Annunziata, l'Arengo ha speso 350.000 euro! E se si continua su questa linea c'è il rischio di dissanguare le già anemiche casse comunali.
Bisogna dunque fare qualcosa e in fretta.

Per questo motivo il sindaco Castelli ha escogitato un piano da applicare in quattro mosse a partire dal mese di febbraio quando entrerà in funzione la macchina idropulitrice acquistata dal Comune grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Ascoli.
Il piano che è stato approntato prevede alcuni passaggi. Come primo passo si procederà ad individuare le zone dove si dovrà intervenire con l'idropulitrice. Non ci sono dubbi che non esiste alcun punto della città che sia stato risparmiato dall'inciviltà dei writers. Basterebbe recarsi all'inizio di via III Ottobre, che incrocia con via
Erasmo Mari, e osservare, camminando verso San Marco, l'ultimo scempio che è stato compiuto sulle mura delle palazzine imbrattate subito dopo che erano state rintonacate. Ma la zona particolarmente presa di mira è il centro storico che specie di notte, nonostante l'installazione delle telecamere, vede entrare in azione gli imbrattatori.

Per cui è probabile che il primo intervento sarà proprio nel cuore della città. Dopo aver
individuato l'area il Comune entrerà in azione con la macchina idropulitrice.

Quindi il passaggio più importante che avrà una funzione deterrente.
Il sindaco firmerà un'ordinanza con la quale chi sarà sorpreso a sporcare un muro dovrà pagare una multa fino a diecimila euro.
Qualora l'imbrattatore risulti essere minorenne, la responsabilità sarà attribuita a chi ha la patria podestà. Inoltre, scatterà anche il procedimento penale con la denuncia all'autorità giudiziaria. Nessuno sconto, nessun perdono, quindi, come invece è successo in passato con due ragazzini. Come primo segnale si ricorrerà ad un avvertimento.
Dopodichè i writers, verso i quali le precedenti amministrazioni sono state troppo tolleranti, si dovranno assumere le conseguenze delle loro azioni.
Una città d'arte e turistica come Ascoli che punta a ottenere dall'Unesco il riconoscimento del suo
centro storico come patrimonio dell'umanità non può tollerare un fenomeno deprecabile che con l'andare del tempo è diventato cronico.

Qualche anno fa era stato suggerito, sulla scorta delle esperienze di alcune città italiane, di istituire spazi a Monticelli delle zone dove i writers avrebbero potuto esprimersi.
Ma la vera sfida dei writers è quella di colpire e non essere scoperti.
Nel frattempo un'associazione provvederà al censimento delle vie imbrattate. Da tempo si avvertiva la necessità di un intervento drastico per stroncare il fenomeno ma è necessaria la collaborazione dei cittadini.
Come? Nel caso in cui notino una o più persone impegnate ad imbrattare un muro dovranno segnalarlo alla polizia municipale oppure alle forze di polizia.
Alcuni writers che agiscono in città hanno apposto le loro firme e non sarebbe difficile risalire agli autori specie se si riesce a infiltrarsi nel loro giro.
Ci sono writers che almeno risparmiano i monumenti cittadini.
Altri che invece offendono il patrimonio cittadino come quelli che hanno deturpato il ponte di Cecco. Vanno puniti.

fonte corriere adriatico.it

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