Incontro alla Rinascita per la lotta al degrado

Finalmente sta nascendo ufficialmente il “Coordinamento Antidegrado per Ascoli”. Lo annunciano le nove Associazioni culturali (e ambientaliste) che lo hanno ideato e fermamente voluto: Amici della Bicicletta, Archeoclub, Ascoli da Vivere, Cittadinanzattiva, Fai, Fondazione Fabiani, Italia Nostra, Legambiente, Provincia Nova.

La presentazione è prevista per giovedì prossimo, 30 settembre 2010, presso la sala conferenze della Libreria Rinascita, alle ore 17,30.

L’idea del Coordinamento nasce dall’esigenza, fortemente sentita tra le Associazioni, di poter offrire un concreto e (ci auguriamo) determinante aiuto nella difficile lotta al degrado della nostra città (e, per ora, del territorio limitrofo) in qualsiasi forma si manifesti, ad iniziare dall’odiosa e incivile pratica dell’imbrattamento dei muri.

Lo scopo primario del Coordinamento è pertanto quello di sensibilizzare e migliorare i comportamenti individuali e collettivi di tutti noi cittadini, perché si possa essere sempre più responsabili e consapevoli, al fine di far crescere una più forte cultura civica nella cittadinanza.

Altri obiettivi primari del Coordinamento saranno anche quelli di unire e mettere in rete tante Associazioni, rappresentanti degli interessi diffusi dalla nostra comunità, con la finalità specifica di combattere il degrado in ogni sua forma: urbano, ambientale, culturale, sociale; promuovere il dialogo, il confronto e la collaborazione tra le Associazioni, le istituzioni, le scuole, i cittadini; la creazione di uno sportello informativo, sito web e recapito e-mail e telefonico; la ricerca di figure referenti con cui stringere rapporti di collaborazione e informazione, tra le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e il Comando dei Vigili Urbani, con lo scopo di portare aventi insieme la lotta al degrado; la realizzazione di campagne culturali nelle scuole e in ogni centro di aggregazione, per sensibilizzare le persone (soprattutto i giovani) al rispetto del bene comune, favorendo per quanto possibile lo sviluppo e la crescita del senso civico e di uno spirito di appartenenza alla comunità cittadina.

Una particolare assidua attenzione sarà riservata dal Coordinamento nel seguire la pratica Unesco ed ogni evento ad essa collegato.
Tramite questo comunicato estendiamo l’invito ad intervenire al dibattito che ne seguirà al Sindaco e agli Amministratori della città; al Prefetto; al Questore, ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della Provincia; al Comandante della Polizia Municipale; agli Organi di Stampa, agli Amministratori di Condominio, alle altre Associazioni culturali/ambientaliste ed a tutti i cittadini interessati a queste tematiche. Ringraziamo per l’attenzione e salutiamo con viva cordialità.

Ascoli Piceno, lì 27 settembre 2010

I soci fondatori del “Coordinamento Antidegrado per Ascoli”

20-08-2010

Fine delle trasmissioni..




Gentilissimi utenti,

La redazione del Blog I Am Ascoli comunica, che questo spazio verrà chiuso a breve per fare spazio ad un progetto molto più grande dal nome SiAmo Ascoli.

SiAmo Ascoli è il nome di un coordinamento fatto di Associazioni e cittadini che uniranno le loro forze per la durissima battaglia contro il degrado di Ascoli Piceno.

A breve (metà settembre) sarà operativo a tutti gli effetti il nuovo sito:

http://antidegradoperascoli.wordpress.com/

A presto

24-06-10

Mentre Ascoli dorme, a Terni parte il progetto "Decoro Urbano"

L’amministrazione comunale ha dato il via al Progetto speciale per il decoro urbano.
Ecco le principali novità.

Nella direzione Infrastrutture ed Opere Pubbliche del comune di Terni è operativo l’ufficio che dovrà analizzare i bisogni ed attuare un programma d’intervento per ambiti omogenei definiti sulla base delle segnalazioni inviate dai cittadini tramite le circoscrizioni, l’Urp e le associazioni.

Nell’ambito del territorio comunale verranno individuate le tipologie d’intervento che avverrà con le seguenti modalità: sensibilizzazione e condivisione degli obiettivi; valutazione dei segni d’inciviltà ed individuazione del soggetto preposto ad intervenire; attivazione di urgenti microinterventi diretti alla rimozione dei segni di degrado che influiscono sulla qualità di vita del cittadino e di percezione degli spazi pubblici; programmazione ed attuazione di macrointerventi per la riqualificazione dell’area omogenea prioritaria.
Per garantire un migliore raccordo con i cittadini è stata migliorata l’attività del contact center Strade sicure e decoro urbano operativo 24h su 24h compresi i giorni festivi che risponde al numero verde 800-73.70.73.
Il contact center riceve le segnalazioni dirette dei cittadini, valuta la natura, l’urgenza, l’ente, azienda o l’ufficio competente e segue l’attuazione degli interventi richiesti, fino a valutare la soddisfazione del richiedente.

I dati trattati verranno rielaborati in report trimestrali ai fini statistici per individuare la natura delle richieste, l’attuazione ma anche il grado di soddisfazione del cittadino. I dati verranno pubblicati e saranno utili per verificare la quantità e la natura delle segnalazione e l’efficienza ed efficacia dell’intervento.Sarà possibile anche attivare una assicurazione sugli immobili contro gli atti di vandalismo.
I cittadini potranno prendere contatti con l’ufficio per il decoro urbano al 3° piano di Palazzo Spada (0744549507 martedì e giovedì, ore 15-18) dove si raccolgono le adesioni per sottoscrivere la copertura assicurativa aperta alla partecipazione dei proprietari degli immobili che ne facciano richiesta, per l’assicurazione degli stabili contro gli atti di vandalismo.

Per gli immobili assicurati il comune provvederà direttamente alle opere di manutenzione, rivalendosi sulla compagnia assicurativa.

Tale strumento è previsto nel regolamento edilizio comunale.“Con questo progetto l’amministrazione comunale intende avviare un importante processo di sensibilizzazione della popolazione per modificare l’approccio attuale nei confronti del territorio, trasformandolo da bene vissuto in modo passivo a patrimonio caratterizzato da un approccio partecipato e condiviso sia nei progetti, sia nelle responsabilità della pianificazione, manutenzione e gestione. Questo perché quando la società civile si muove, quando vengono rappresentate le esigenze di una collettività, vuol dire che quella comunità è vitale”, dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci.

Ufficio Stampa del Comune di Ternifoto dal Dossier 'Terni Devastata' di Gianluca Procaccini


E' da tempo che Ascoli da Vivere cerca di creare lo stesso progetto ad Ascoli.. sinceramente non capiamo il perchè l'amministrazione comunale continua a non "agire", eppure il loro compito dovrebbe essere quello di tutelare e valorizzare Ascoli..

04-06-2010

Deturpata la Fortezza Pia



Imbrattata la facciata del monumento appena recuperatoAscoli Una pugnalata alla città. Un colpo inferto a ciò che è più indifeso, ma a ciò che al tempo stesso può rappresentare un vero tesoro per Ascoli: l’oro bianco costituto dall’ingente patrimonio architettonico in travertino.

Stavolta, il bersaglio di un ignoto imbrattatore senza scrupoli è stato la facciata, appena restaurata, della Fortezza Pia, silenziosa sentinella a guardia delle cento torri.
Un monumento che proprio per la sua ubicazione, lontano dal centro abitato e poco frequentato, è difficile da proteggere.

Il paradosso è che il vandalo con la bomboletta spray ha voluto vergare una frase d’amore, senza rendersi conto (!) che la sua bravata non è stata certo un gesto d’affetto, ma piuttosto un atto di vigliaccheria.

Che figura farà, ora, nei confronti della sua bella quando, se mai accadrà, le mostrerà l’ardita azione nei confronti di una inerme parete di pietra? Non contento di aver deturpato la Fortezza ha lasciato il proprio segno, con una frase simile, anche nei pressi della porta esterna che si apre sull’intero complesso difensivo.

I grafomani che pretendono di essersi impadroniti della città non hanno risparmiato le mura che dal bastione di Porta Romana si inerpicano fino alla sommità del Colle dell’Annunziata. Scritte, segni e sfregi di ogni genere e colore hanno vanificato l’opera di riqualificazione, comprensiva di una suggestiva passeggiata, che venne ultimata nel 2005 ed inaugurata nel mese di marzo, quando la delegazione di Ascoli del Fondo per l'Ambiente Italiano, in occasione della 13° giornata di Primavera, la presentò agli ascolani ed ai turisti.

Da allora, più che il tempo hanno potuto gli imbrattatori che hanno voluto colorare (!) qualcosa che invece merita di restare bianco.

Chiunque gira per il centro storico può rendersi conto che è già cominciata la stagione turistica per cui è bene impegnarsi seriamente per restituire alla città il decoro che meria.

L’associazione “L’ambiente è vita”, convenzionata con l’Arengo, continui ad intervenire con tempestività a rimuovere con la macchina lavante scritte e disegni da quei monumenti pubblici ubicati lungo i principali percorsi turistici.

Le associazioni ed i singoli cittadini vigilino, per quanto è possibile. L’Amministrazione e le forze dell’ordine siano attenti e determinati nell’applicare le sanzioni previste nei confronti dei trasgressori.

I ragazzi dimostrino maturità e senso civico e collaborino alla conservazione di questo straordinario patrimonio, scegliendo altre forme per esprimere la loro arte, i loro sentimenti, i loro pensieri.

fonte:corriereadriatico.it

30-05-2010

Ma invece di litigare perchè non si collabora?

L'Associazione Ascoli da Vivere interviene nella diatriba tra alcune Associazioni Culturali che mettono in dubbio l'efficacia della macchina idropulitrice, e l'Assessore Claudio Travanti che esclude la pericolosità di arrecare ulteriori danni ad edifici storici e monumenti con l'utilizzo del macchinario in questione.

Come Associazione rimaniamo abbastanza interdetti di fronte a questo nuovo scambio di accuse tra le parti, e soprattutto non capiamo l'utilità nel continuare questa "faida" che non porta da nessuna parte.
Che senso ha dimostrare di avere più competenza in materia, cercando di screditare l'altra parte?
Non sarebbe più intelligente cercare un confronto costruttivo e una collaborazione che porti ad un'unità d'intenti, nella lotta al degrado urbano?
Non capiamo sinceramente il perché, nella nostra città non accada quello che già in altre città è realtà, dove le istituzioni, le associazioni e i cittadini, collaborano fianco a fianco per ridare decoro alla città.
Circa una settimana fa ad esempio, alcune Associazioni compresa la nostra, si sono incontrate per far nascere un coordinamento antidegrado con l'intento di dare il proprio contributo nel contrastare situazioni di degrado in città, allora perché da parte dell'amministrazione comunale e dall'Assessorato competente non considerare questo movimento un'opportunità e non una minaccia?
Eppure l'obiettivo è lo stesso.
Infine Ascoli da Vivere fa una proposta: perché Travanti non invita cittadini e Associazioni interessate, in una delle prossime azioni di pulizia già programmate con la macchina idropulitrice?
L'Assessore e l'associazione Ambiente e Vita dimostreranno con i fatti che non c'è niente da temere, dall'altra parte si sarà data la possibilità a tutte quelle associazioni che da anni si battono per questo gravoso problema, di partecipare attivamente al ripristino del decoro urbano.
Perché una cosa è certa: pulire senza un'azione di sensibilizzazione porta solo ad una soluzione temporanea del problema.
Ben presto le parti pulite torneranno ad essere imbrattate, perché manca purtroppo il senso civico ed il rispetto del bene comune da parte delle persone.

Ascoli da Vivere

28-05-2010

La macchina è sicura


Travanti alle associazioni: "Altri mezzi aggrediscono il travertino"

L’assessore all’ambiente, Claudio Travanti, difende la scelta della convenzione tra l’Arengo e l’associazione "L’ambiente è vita" per la pulizia, attraverso la macchina lavante, dei muri degli edifici pubblici sporcati dai writers e dagli imbrattatori. Nel contempo, Travanti replica piccato ad alcune associazioni culturali ascolane che affermano che la macchina lavante potrebbe arrecare danni ben più gravi dei vandali agli edifici storici ed ai monumenti che vengono puliti. "Escludo - sostiene l’assessore all’ambiente - la pericolosità di questo macchinario in quanto si usano soltanto, l’acqua calda, il vapore e l’acqua fredda cui viene aggiunto del bicarbonato. Vorrei anche precisare, una volta per tutte, un’altra questione e cioè che non si tratta di una sabbiatrice. Non vorrei che qualcuno parlasse così solo perché teme la concorrenza della macchina lavante, che è un mezzo decisamente innovativo. La critica mossa dal presidente dell’Archeoclub Mariolina Massignani e dai rappresentanti di altre associazioni culturali, i quali dubitano dell’efficacia della macchina lavante possono benissimo contattare i soci di "L’ambiente è vita" e seguire personalmente il lavoro di pulitura dei muri per capire come avviene anche dal punto di vista tecnico". L’assessore Travanti aggiunge: "Mi meraviglio come mai i rappresentanti delle associazioni culturali ascolane non abbiano avuto la stessa solerzia nei riguardi di chi utilizza da tempo delle macchine che aggrediscono il nostro travertino che invece va ad ogni costo salvaguardato. In città vediamo degli edifici storici appena ristrutturati che hanno un colore così bianco che non sembrano nemmeno essere costruiti con il travertino. Piuttosto pare che vi sia stata passata sopra una mano di vernice.
E’ auspicabile che le associazioni cittadine che hanno tutte come obiettivo il decoro e lo sviluppo culturale della città continuino a collaborare sempre più intensamente e si confrontino con "L’ambiente è vita" per intraprendere un percorso comune".

Travanti conclude accennando ai prossimi interventi della macchina lavante: "Vorrei ricordare che questa Amministrazione ha in programma la riqualificazione urbana, in particolare del centro storico, e continuerà su questa strada. Nelle prossime settimane interverremo per la pulizia della pavimentazione di piazza del Popolo e dei portici.

Proseguiremmo nella cancellazione delle scritte in via Lungo Castellano e cominceremo a viale De Gasperi, al ponte di Cecco e interverremo sulla statua di Vittorio Emanuele ai giardini pubblici. Quando sarà possibile cominceremo a ripulire la statua del Cristo sul colle del Sacro Cuore".

fonte:corriereadriatico.it

26-05-2010

E' allarme per i palazzi deturpati

L'Archeoclub avverte: "Se adoperata male l'idropulitrice provoca gravi danni"

fonte: corriere adriatico.it filippo ferretti

"Attenzione alla pulizia dei muri imbrattati dai vandali: un lavoro non appropriato potrebbe arrecare danni ben più gravi agli edifici storici e ai monumenti deturpati".
E' questo il grido d'allarme lanciato dalle associazioni culturali, successivamente all'opera di ripulitura che da qualche settimana sta effettuando l'associazione "L'Ambiente è vita" grazie a un'idropulitrice.
E a questo segnale di pericolo si uniscono anche alcuni restauratori professionisti, i qualsi cono convinti che la tecnica di pulitura sia assolutamente controproducente per sistemare alcune facciate dei palazzi antichi della città.
La polemica nasce dopo che alcuni residenti di piazza Arringo hanno notato un enorme quantitativo di sabbia che ha ostruito i tombini vicini alle pareti vicine al Battistero, dopo lo "sbiancamento" delle superfici imbrattate dai vandali.
Il timore dei cittadini nasce dal fatto che, in passato, alcuni beni culturali erano stati oggetto di restauro forse grossolano, bloccato solamente grazie al tempestivo intervento degli esperti.
"Non è un'azione voluta, è solo frutto di buona fede, ma bisogna porre rimedio" interviene Mariolina Massignani, presidente dell'Archeoclub ricordando una serie di episodi allarmanti che si sono verificati tempo fa.

"Alcuni anni fa mi accorsi che per restaurare la facciata di Palazzo San Filippo alcuni operai stavano usando spazzole elettriche pericolose, dalle setole di metallo, così come per ripulire la fontana dei cani si stava adoperando un materiale abrasivo" - prosegue la presidentessa dell'Archeoclub di Ascoli, evidenziando l'estrema necessità di procedere a questo genere di recuperi sempre sotto la guida di un esperto, meglio ancora se un rappresentante della Soprintendenza ai Beni Culturali.
"Io credo che prima di usare su palazzi antichi la macchina che cancella le scritte dei writers - prosegue la protesta - dovremmo testarla su pareti di minore valore, sulle quali i rischi sarebbero minori" ha evidenziato Guido Biondi di Italia Nostra, ricordando il travertino di "Rrete li Mierghie".
"Nel togliere le scritte deturpanti bisogna usare molta cautela, perché esiste un altro rischio e cioè che visivamente la parte più bassa dei beni architettonici trattati con l'idropulutrice diventi candida mentre quella in alto resti nera" conclude la Massignani, riferendosi al risultato poco estetico che a suo dire ci sarebbe stato dopo i primi interventi.

20-05-2010

Scempio in pieno centro storico

Da un video amatoriale trovato su yutube, è possibile constatare lo stato di degrado in cui versa una delle Rue in pieno centro storico.

Che vergogna..



Arriva l'ordinanza contro gli imbrattamuri

Dopo il disco verde della prefettura il sindaco Castelli firma l’ordinanza contro gli imbrattatori di muri e facciate di edifici e monumenti.
Lo schema dell’ordinanza era stato trasmesso alla prefettura per una valutazione preventiva per verificare se fosse attinente al decreto ministeriale del 2008 diretto a prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità e la sicurezza pubblica nonchè a contrastare situazioni in cui si verifichino comportamenti tali da impedire la fruibilità del patrimonio pubblico e privato e determino lo scadimento della qualità urbana.
Per quale motivo emettere un’ordinanza sindacale se esiste già una legge che punisce gli imbrattatori?
“Perchè questa ordinanza prevede il risarcimento del danno e l’obbligo di ripulire le brutture” spiega il sindaco Castelli.
E se l’imbrattatore è un minorenne? “Allora in quel caso saranno i genitori a dover risarcire il danno”.
Nell’ordinanza si specifica che a carico dei trasgressori, oltre alla sanzione amministrativa di 300 euro è infatti previsto l’obbligo di provvedere alla rimessa in ripristino dello stato dei luoghi entro quindici giorni dall’avvenuta contestazione.
L’eventuale inosservanza comporterà a carico del trasgressore l’addebito delle spese sostenute dall’Amministrazione comunale. E’ prevista nell’ordinanza anche la sanzione accessoria della confisca amministrativa delle eventuali attrezzature o altro materiale che hanno determinato il deturpamento, il danneggiamento o l’imbrattamento di beni mobili e immobili. Nell’atto che porta la firma del sindaco si puntualizza che “è vietato deturpare monumenti, fontane, reperti archeologici, beni di interesse storico-artistico, luoghi di culto”.
In questo caso la multa sale a 500 euro.
Nel caso invece di edifici pubblici e privati, oggetto dell’arredo urbano (cartellonistica e segnaletica stradale, panchine, cestini porta-rifiuti, fioriere, cancellate e inferriate); mezzi di trasporto pubblico, vetrine e serrande di esercizi commerciali la sanzione è fissata in 300 euro. L’ordinanza sarà trasmessa alla polizia municipale e a tutte le forze dell’ordine perchè ne tengano conto.
Il problema dei writers, come in tutta Italia, è fenomeno che si espande a macchia d’olio. Purtroppo le telecamere installate nel centro storico son o solo un deterrente ma raramente hanno sortito risultati positivi. Ecco perchè ci sarebbe bisogno anche di riammodernare la videosorveglianza che comunque rientra nei piani di Palazzo Arengo.
fonte: corriere adriatico

05-05-2010

Smascherati tre imbrattatori

La polizia li ha scoperti con le bombolette spray in mano. Il Comune sarà parte civile

Ascoli. Grazie alla collaborazione dei cittadini, altri tre “imbrattatori” sono stati presi sul fatto e denunciati all’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 639 del codice penale.

Il fatto è accaduto il 2 maggio scorso intorno alle 12 in via De Dominicis, nel quartiere Luciani.
Al centralinista del 113 è giunta la segnalazione di una persona che aveva notato alcuni giovani, tutti ascolani, che si erano introdotti atraverso un foro della recinzione, con delle bombolette spray in mano, all’interno del giardino della scuola professionale.
Immediatamente una pattuglia della squadra Volanti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico è arrivata sul posto.
I due agenti hanno sorpreso i tre giovani, M. P. di 19 anni, S. G. di 21 e M. R. di 32 vicino ad una parete con le bombolette in mano pronti per imbrattarla.
Sono stati identificati e dovranno rispondere del reato di deturpamento ed imbrattamento di cose altrui che prevede, a querela di parte, un’ammenda fino a 103 euro e la segnalazione sul certificato penale. “ La lotta che abbiamo intrapreso contro gli imbrattatori – è stato il commento del sindaco Castelli – sta dando risultati apprezzabili.
Ma la cosa che più soddisfa è che la cittadinanza si stia rendendo partecipe per scongiurare il ripetersi di queste azioni che danneggiano l’immagine della nostra città.
E’ in corso di esame da parte della giunta di un’ordinanza, che trasmetteremo poi al prefetto per il parere definitivo, che prevede, oltre alla costituzione di parte civile (cosa che faremo subito), anche la possibilità che gli imbrattatori vengano obbligati a lavorare per la ripulitura di quanto danneggiato.
Nel caso del 2 maggio scorso, in cui tre ragazzi sono stati sorpresi mentre si accingevano a sporcare una parete della scuola , non escluderei l’ipotesi che abbiano commesso anche il reato di violazione di domicilio in quanto si sono introdotti senza alcuna autorizzazione in un’area privata. Mi auguro che i giovani si rendano conto che non si scherza più”.

fonte:corriereadriatico.it

23-04-2010

Scatta l’operazione piazza pulita

In azione sotto i portici la macchina che lava.
Toccherà poi al ponte di CeccoAscoli Nelle prime ore di ieri è entrata in azione la macchina lavante acquistata dall’Arengo con un consistente finanziamento della Fondazione Carisap. Pulisce con un getto d’acqua calda a 180 gradi o con vapore saturo fino a 40 atmosfere, senza quindi aggiunta di prodotti chimici inquinanti.
L’intervento iniziale ha riguardato una superficie di circa sessanta metri quadri del pavimento sotto il loggiato sud-est di piazza del Popolo e tre colonne.Giuseppe Piconi, presidente dell’associazione “L’ambiente è vita” incaricata di svolgere il servizio per l’Arengo ha illustrato il funzionamento del macchinario: “E’ dotato di un serbatoio che può contenere fino a dieci quintali di acqua.
Tre leve distinte azionano le funzioni vapore ed acqua calda.
La macchina è alimentata dalla corrente elettrica e agisce sfruttando la potenza del motore che muove un compressore.
Il sistema di funzionamento è simile a quello di una caldaia di casa.
Valuteremo con l’Amministrazione comunale la scaletta da seguire per la ripulitura di edifici e pavimenti.
Il primo obiettivo è comunque completare il lavoro in piazza del Popolo.
La superficie è ampia e ci vorrà qualche giorno per portare a termine l’opera.
Riteniamo, comunque, che le priorità siano costituite dal ponte di Cecco a Porta Maggiore e dalla statua del Cristo Re che domina il quartiere di Campo Parignano, con le varie stazioni della Via Crucis poste lungo la strada. Si tratta di una zona abbandonata e degradata che vorremmo recuperare”.Molto soddisfatto l’assessore all’ambiente Claudio Travanti che ha fatto le ore piccole per seguire i lavori, terminati abbondantemente dopo le ore 3: “Sono molto soddisfatto. La macchina è un apparecchio innovativo e complesso che risulterà molto utile.
I volontari di “L’ambiente è vita” che l’hanno messa in funzione ne hanno già evidenziato potenzialità.
Si tratta di persone selezionate, professionalità capaci di garantire la buona riuscita del lavoro. Tutti hanno seguito un corso per imparare ad utilizzare la macchina.
Qualcosa va migliorato, ma i risultati si ottengono con la pratica.
Ad aiutarci il giorno del varo, in caso di necessità, c’era il titolare dell’azienda che produce l’apparecchiatura, Massimo Proietti di Porto Sant’Elpidio, accompagnato da un tecnico che si è messo a nostra disposizione.
Abbiamo cominciato pulendo il marciapiede e delle colonne. Per pulire i palazzi, invece, dobbiamo prima verificare se la proprietà è comunale oppure di privati. Nel secondo caso, occorre avere il benestare dell’amministratore per intervenire”.

Pierfrancesco Simoni, fonte:corriereadriatico.it

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Ascoli da Vivere accoglie con piacere ed interesse la notizia dell'inizio delle azioni antidegrado svolte dall'Associazione Ambiente & Vita utilizzando la nuova macchina idropulitrice.

La nostra associazione, che in questi anni si è impegnata nella lotta al graffitismo vandalico, da la propria disponibilità alle prossime azioni antidegrado, facendo presente come ribadito ormai da diverso tempo, che il primo passo da compiere per rendere un azione antidegrado efficace, sia quello di creare un coordinamento tra le Associazioni, Istituzioni e Forze di Polizia, con l'apertura di uno sportello informativo (si potrebbe utilizzare quello già esistente dei vigili urbani),che permetta alla cittadinanza di richiedere informazioni, e inoltrare segnalazioni.
Dalla nostra esperienza fatta confrontandoci con altre Associazioni che in altre città stanno affrontando con successo il problema del graffitismo vandalico, siamo convinti che portare avanti soltanto un'azione di pulizia senza contemporaneamente avviare azioni di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto, comporti ad una soluzione temporanea del problema, con un risultato che può essere paragonato alla pulizia di una lavagna, dove gli imbrattamuri posso ritornare indisturbati ad imbrattare il posto appena pulito, con uno spreco non trascurabile di soldi e di energia utilizzate per la pulizia.

Ascoli da Vivere nell'attesa di una chiamata, per unire le forze e condividere quest'importante battaglia in difesa di Ascoli e delle sue bellezze architettoniche, segnala sul proprio sito www.ascolidavivere.it, un rubrica dal nome "Non Scriverlo sui muri", dove è possibile trovare informazioni per conoscere questo fenomeno vandalico e sulle azioni per contrastarlo.

Ascoli da Vivere

15-04-2010

Finalmente....

ASCOLI PICENO – La linea dura più volte annunciata dal Comune di Ascoli nei confornti dei writers (coloro che scrivono o disegnano sui muri cittadini) comincia ad essere applicata.

Tre giovani di cui due minorenni, sono stati sopresi dai Carabinieri mentre imbrattavano una pensilina di una fermata del bus a Monticelli.
Il Comune si costituirà Parte Civile. Per il maggiorenne è scattata la denuncia, per gli altri due una segnalazione al Tribunale minorile.
Il Comune ha integrato il codice penale con un'ordinanza, non ancora operativa, con l'obbligo di pulizia entro 15 giorni per i responsabili.

Il sindaco Guido Castelli ha parlato di «tolleranza zero» nei confronti dei «vigliacchi che approfittano della notte per offendere la nostra citta».

fonte: sambenedettoggi.it

Era ora!

12-04-2010

Muoviamoci anche noi..

Mentre ad Ascoli le lungaggini delle istituzioni stanno rimandando per l'ennesima volta, l'inizio della lotta al degrado, a Roma le Associazioni stanche di aspettare l'intervento del Comune si sono riunite ed hanno organizzato una "Giornata Anti Degrado".

La cosa più sorprendente è che a capeggiare queste Associazioni c'era "Retake Rome", gruppo di cittadini americani, residenti a Roma, che organizzano iniziative di volontariato per ripulire i muri della città dai graffiti. Sono i volontari di ReTake Rome, che in inglese sta appunto per "Riprendiamoci Roma". Il progetto portato avanti da questi "romani d'adozione", capitanati da Rebecca Spitzmiller, è assai ambizioso: promuovere e organizzare iniziative di volontariato civico e diffondere nelle scuole la cultura del rispetto per il bene comune.

Allora perchè non muoverci anche noi come loro? Almeno nell'attesa che qualcosa si muova, ci portiamo avanti con il lavoro, visto le innumerevoli situazioni di degrado che ci sono ad Ascoli..

06-04-2010
Una macchina contro gli scempi

Arriva l’idropulitrice speciale: ridarà splendore a monumenti e piazze

Ascoli

Alle 10,30 di domani mattina in piazza del Popolo l’assessore Claudio Travanti, e l’associazione “L’ambiente è vita”, presenteranno la macchina idropulitrice polivalente, modello Grimm veicolo speciale, brevettato da una ditta di Porto Sant’’Elpidio. Il mezzo lavora ad acqua calda (180 gradi di temperatura) e produce vapore saturo a 40 barre.
Sarà anche l’occasione per una dimostrazione di tutte le funzioni che la macchina può svolgere; eliminare i graffiti murari, idrosabbiare qualsiasi tipo di superficie, verniciare, rimuovore il guano dei colombi urbani, eliminare le macchie di olio a terra, pulizia di piazze e monumenti, togliere le chewing gum, pulizia monumentale, eliminazione delle muffe, pulizia pannelli solari, pulizie delle vetrate utilizzando acqua deionizzata, aspirazione di fanghi e liquami, togliere i manifesti murali, tutto ciò che si può fare utilizzando una pompa a vapore.
E ancora pulitura delle sale operatorie, pulizia dell’arredo urbano.
Quindi, complessivamente la Grimm, che è costata 80 mila euro più Iva, può essere utilizzata per svolgere per ben sedici funzioni e la più importante sarà quella di eliminare le scritte sui monumenti.
Il servizio di pulitura verrà gestito dall’associazione ascolana “L’ambiente è vita”, che si è costituita nel 2006. Inizialmente vennero acquistati alcuni attrezzi necessari per eliminare le brutture sugli edifici pubblici.

Poi, venne evidenziata la possibilità dell’acquisto della Grimm che è stato poi possibile grazie al fattivo contributo della Fondazione Carisap.
Il Comune ha quindi stipulato con l’associazione, di cui fanno parte tutti volontari, una convenzione quadriennale in base alla quale “L’ambiente e vita” gestirà l’uso del mezzo e riceverà il riconoscimento finanziario di tutte le spese che effettuerà per l’uso dei materiali.
Gli iscritti dell’associazione hanno già seguito un corso specifico sul funzionamento della Grimm per cui sin da domani capiterà di vederla all’opera nei punti dove appare necessario un immediato intervento di ripulitura.
“Abbiamo pensato - ha detto il presidente dell’Associzione “L’ambiente è vita” di iniziare a ripulire la pavimentazione e le colonne di piazza del Popolo, il punto che più di ogni altro attira il turista.
Poi procederemo a stilare una lista delle priorità.
Oltre al Grimm la nostra associazione. che può contare attualmente su 16 volontari, è dotata di altri due mezzi, un Fiat Ducato e un Fiat Fiorino, che utilizziamo per il trasporto di attrezzi e materiale.
In passato abbiamo offerto la nostra collaborazione per ripulire zone che necessitavano di interventi urgenti.
Con la Grimm potremo svolgere ulteriori azioni”.
sandro conti
fonte:corriereadriatico.it

Italia Nostra sollecita il sindaco per il decoro di Piazza Arringo




Ascoli Piceno Una lettera del presidente della sezione locale dell'associazione culturale Gaetano Rinaldi ha come oggetto le condizioni deprecabili dell'edificio davanti al Palazzo del Comune.
E' impressionante constatare come un semplice intervento di ripulitura della facciata di un palazzo consenta la riscoperta di una struttura architettonica di elegante forma e la valorizzazione di un angolo di Piazza Arringo, sino a poco tempo fa anonimo e senza significato.(Naturalmente sempre che i lavori vengano completati pulendo le parti ancora in uno stato di deplorevole abbandono ! ).
Ciò è l'effetto dei lavori , effettuati sull'immobile, situato sul lato ovest della Piazza, ora in parte utilizzato per l'attività di ristorazione dalla Ditta Migliori ( peraltro con l'utilizzazione di tendoni e strutture all'aperto, le cui caratteristiche andrebbero meglio definite, prevedendo, come per tutti gli altri esercizi negli ultimi tempi attivati nel centro storico, dei criteri uniformi e imponendo un minimo di elegante progettualità).
Preso atto dell'effetto positivo dei lavori in corso, non si può non rinnovare l'invito a voler far completare l'opera di recupero del decoro di tutta la Piazza, impegnandosi perché finalmente si proceda al pulitura e messa in sicurezza dell'edificio , che si trova al centro della Piazza, proprio di fronte al Palazzo del Comune, edificio, che si distingue per le condizioni di indecoroso abbandono per la facciata sporca , " sgarrupata"e per gli intonaci cadenti.
La speranza è che il nuovo Sindaco, che sta ponendo un encomiabile impegno per migliorare l'immagine della città , voglia attivarsi per consentire la soluzione di questo problema, già una volta segnalato, infruttuosamente , da Italia Nostra.La città tutta non potrà non essere grata per quanto verrà fatto.
Il Presidente della Sezione( Prof. Gaetano Rinaldi )

fonte:ilquotidiano.it

31-03-2010

Ascule miè bella!

Qualcuno ancora si domanda perchè ci battiamo contro il degrado per tutelare e valorizzare la nostra città.

A questadomanda rispondiamo con le immagini meravigliose di Ascoli Piceno..


24-03-2010

La città è sporca e noi sfasciamo le fioriere in centro


Danneggiamenti in via Benedetto Croce e viale Marconi. I carabinieri hanno denunciato due persone a piede liberoAscoli Due ascolani, F. C. di 43 anni e F. F. di 39 sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri di Ascoli per essersi resi protagonisti di una serie di danneggiamenti in concorso aggravato.
Le notti scorse, forse dopo aver trascorso alcune ore in un pubblico esercizio durante le quali hanno alzato troppo il gomito, i due amici, in evidente stato di ebrezza, hanno compiuto atti di vandalismo nella zona di Porta Maggiore, in particolare in via Benedetto Croce e Viale Marconi. Secondo i carabinieri si sarebbero divertiti a danneggiare le fioriere che sono posizionate davanti ai vari esercizi commerciali, a strappare le piantine innestate nelle stesse fioriere e a sradicare i cestini, fissati sulle mura, per la raccolta dell’immondizia.
Alcuni residenti hanno avvertito telefonicamente il centralinista del 112 il quale ha provveduto ad allertare la pattuglia in servizio notturno affinchè intervenisse per verificare cosa stesse accadendo.
Arrivati sul posto i militari dell’Arma hanno potuto rendersi conto dei danni che i due avevano provocato.
I due presunti teppisti non si sono resi conto che le loro azioni erano state riprese dalle telecamere a circuito chiuso di alcuni esercizi commerciali.
I filmati sono stati raccolti dai carabinieri che hanno poi proceduto a visionarli attentamente. Attraverso le immagini sono potuti giungere all’individuazione dei responsabili delle azioni vandaliche. Successivamente F. F. e F. C. sono stati convocati nella caserma dei carabinieri per essere identificati. Poi, dopo aver mostrato loro i filmati, sono stati interrogati per giustificare il loro comportamento.
Hanno cercato di rendere meno pesante la loro posizione adducendo che non era loro intenzione arrecare disturbo alla quiete notturna.
Mentre, a loro dire, avrebbero danneggiato le fioriere e i cestini per la raccolta dell’immondizia per protestare contro la scarsa pulizia della città.

fonte:corriereadriatico.it


roba da non credere...

Operazione Scuole Pulite

Legambiente di Ascoli ha aderito all’iniziativa nazionale Nontiscordardimé - Operazione Scuole Pulite, ed ha organizzato una squadra di giovani volontari per la giornata del 13 marzo scorso all’ITSAS “ Mazzocchi” di Ascoli Piceno. Nontiscordardimé di Legambiente ha l’obiettivo di rendere più vivibili e accoglienti gli edifici scolastici.
L’edizione 2010 di Nontiscordardimé aveva come tema centrale la Scuola come luogo di cittadinanza Il Circolo. Prima di procedere alla pulitura intorno all’ Istituto, gli insegnanti coinvolti nel progetto (Prof. Diana Di Loreto e Prof. Paola Bruni) hanno svolto delle lezioni di sensibilizzazione in ogni classe sulla raccolta differenziata (che già viene fatta in tutte le 27 classi della scuola).
Una giornata di volontariato per classi, insegnanti e genitori che insieme si sono dedicati a piccoli lavori di manutenzione come la pulizia degli spazi, la verniciatura delle aule, la costruzione di aiuole, la piantumazione di alberi…tutto per rendere l’ambiente più sano e gioioso.
Nontiscordardimé è stata anche un’occasione di incontro e confronto con le classi sui grandi temi dell’ambiente e un momento di festa e convivialità in cui gli istituti scolastici si sono aperti alle espressioni culturali della scuola e della comunità locale.
Gli studenti dell'Istitutio, con l'aiuto degli insegnanti, hanno ripulito l'area verde intorno alla Scuola e tutta la parte esterna dell'edificio, oltre alle scale anti-incendio.
Ma Nontiscordardimè non finisce qui.
Il giorno 22 Marzo, infatti, presso la Scuola d’Infanzia di Villa Pigna, verranno messe a dimora delle piantine gentilmente offerte dalla Cooperativa ARTE VERDE di Colli del Tronto (AP), con il coinvolgimento dei bambini la della Scuola.

fonte:laveritàquotidiana

16-03-2010

Porta Gemina sotto attacco di ladri e di incivili






L’associazione Ascoli da Vivere sempre attenta alla tutela del patrimonio artistico cittadino, lancia un grido d’allarme per Porta Gemina, sotto attacco di ladri di pietre antiche e di incivili.
Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini che hanno inviato all’Associazione un archivio di foto che denunciano il furto di pietre antiche appartenenti alla porta antica, Ascoli da Vivere ha effettuato un sopralluogo sul posto, ed ha purtroppo dovuto confermare quanto segnalato dai cittadini.
Infatti, oltre ad essere state trafugate delle pietre piccole (facilmente trasportabili) appartenenti al muretto della porta, si nota il tentativo di uno o più individui di spostare blocchi di pietra più grandi, con l’intento di trafugare reperti antichi.
Oltre a questo sciacallaggio, Ascoli da Vivere segnala la cattiva abitudine dei cittadini, di utilizzare la Porta come un parcheggio privato; abitudine che denota la scarsa sensibilità di rispettare un “pezzo di storia” della nostra città, tra i più visitati dai turisti.
La cosa paradossale è che sovente,gli stessi turisti, sono costretti ad immortalare con la macchina fotografica, la vecchia porta Gemina con macchine parcheggiate connesse, un vero “pugno in un occhio” per chi visita la nostra città, e per gli ascolani che sognano una città sempre più rivolta all’accoglienza turistica.
L’Associazione Ascoli da Vivere quindi sprona l’amministrazione comunale e gli organi competenti, ad impegnarsi con tutti i mezzi nella salvaguardia delle nostre bellezze architettoniche, e nello stesso tempo li invita a proseguire nella battaglia alla “sosta selvaggia”, con particolare attenzione per monumenti e siti di interesse storico e turistico.





















03-03-2010

Bagni Pubblici inesistenti, scoppia la polemica

La nostra città, meta ogni anno di migliaia di turisti, è sprovvista di gabinetti pubblici nelle aree con maggiore affluenza.
In Viale De Gasperi, ad esempio, zona d’arrivo dei bus turistici, i bagni già esistenti, sono stati chiusi a causa dei continui atti vandalici.
Il problema, che è d'igiene pubblica oltre che di decenza, è aggravato dal fatto che l’area rappresenta il biglietto da visita per quanti arrivano in città, perciò la mancanza nella zona di servizi igienici penalizza gli stessi turisti.
Chi si trova a transitare a Piazza Viola, sede del parcheggio e del mercato ambulante, dovendo soddisfare le proprie esigenze corporali, pensando di essere stato fortunato per la presenza in loco dei servizi igienici, che d’igienico non hanno più nulla, trova, invece, il cancello chiuso perché ridotto in condizioni talmente precarie da sfidare chiunque ad utilizzarli.

Una città come Ascoli, che nella regione occupa una delle prime posizioni in merito alle presenze turistiche, che organizza numerose ed interessanti iniziative di carattere culturale, sociale, d’intrattenimento, non può presentarsi priva di tali servizi di prima necessità, soprattutto nei luoghi dove ogni giorno si registra, un’alta affluenza di gente.

Non si può immaginare, infatti, che di fronte ad un bisogno si debba per forza entrare in un bar e prendere un caffé per chiedere la chiave del bagno e spesso sentirsi dire: “è guasto”.

Appare problematico parlare di inserire l’intero “centro storico” nella lista dei beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco, quando ancora non si è in grado di offrire le strutture di base ai residenti ed ai turisti.

La mancanza di un bagno pubblico, infatti, rende la questione intollerabile, con gente che soddisfa i bisogni fisiologici dovunque.

Basta percorrere alcune “Rue” del centro perché l’acre e pungente olezzo ci avverte subito che ci troviamo in una delle aree incriminate.

Molti i punti prediletti dagli ascolani, fra i quali “rua dell’Aquila” a due passi da piazza del Popolo, che da Corso Mazzini conduce in via Alvitreti; le stradine munite di passetti come “Rua dell’Industria”, che da via delle Torri conduce in via Curzio Rufo; “rua della Colonna”, che da via delle Torri conduce a rua del Serianni ed altre.
“Approfitto della circostanza - ha riferito uno dei residenti che abita in uno dei luoghi presi di mira – per invitare gli incontinenti ad essere rispettosi del patrimonio comune e delle regole di una civile convivenza, perché la mancanza o la poca efficienza di bagni pubblici esistenti nel territorio comunale non autorizza né legittima nessuno ad utilizzare ogni angolo della città come un vespasiano”.

Sono in molti, infatti, gli ascolani che vorrebbero che l’amministrazione comunale prendesse in seria considerazione tale problematica, chiedendo di intervenire con urgenza per ridurre al minimo il disagio denunciato.

Ad onor di cronaca, si ricorda che adesso, nel centro storico, gli unici servizi igienici in funzione, malgrado alcune carenze riscontrate, sono quelli ubicati in Rua della Seta, nei pressi di Piazza Roma.
fonte: corriere adriatico

03-02-2010

Palazzo ex Gil, sbloccati i fondi

Negli anni di abbandono i ladri hanno rubato infissi e materiale in rame

Quando di recente, all’Arengo, si accennò alla possibilità di poter completare il cosiddetto poliambulatorio del Mazzoni sull’area ex Gil, non era, come suol dirsi, voce dal sen fuggita, ma un bell’anticipo di realtà.Infatti – come trapelato dall’azienda sanitaria - si è arrivati alla fase conclusiva, quella cioè dei progetti esecutivi e quindi agli appalti dei lavori.
La prima domanda che subito affiora, riguarda il finanziamento dell’opera.
Ebbene la Regione Marche ha autorizzato una gara d’asta tra banche per l’accensione di un mutuo di tre milioni di euro.
Somma sufficiente per completare, finalmente, la grande incompiuta della sanità cittadina. Prima di entrare nei dettagli, diamo il calendario degli appuntamenti burocratici disposti dai tecnici.
Intanto sono già avvenuti scambi progettuali tra il dirigente dei lavori pubblici comunali, ingegnere Enzo Ballatori ed il responsabile unico dell’Asur, il geometra Remo Bizzarri, mentre tra 15/20 giorni sarà convocata una conferenza dei servizi per completare tutte le ipotesi della progettazione esecutiva.
Quali saranno i servizi che vi saranno collocati? Secondo le indicazioni segnalate, saranno servizi di base come il Dipartimento di prevenzione, la consulta familiare.
Il sindaco Castelli avrebbe consigliato anche una più idonea sistemazione della guardia medica, di facile accesso per i cittadini, in zona centrale e di razionale servizio in locali idonei (che ce ne saranno molti disponibili), chiudendo, così, quella attuale del faticosamente raggiungibile (specie di notte) castello nascosto nel parco dell’ex sanatorio Luciani.
E ora dobbiamo per forza entrare in un argomento decisamente negativo, come la valutazione dei danni inferti allo scheletro incompiuto del poliambulatorio, per anni abbandonato a se stesso e quindi alla rovinosa opera di tossicodipendenti, malavitosi, anonimi incivili che ne hanno combinate di tutti i colori.
Sono scomparsi, o resi inservibili, tutti gli infissi. Sono state frodate tutte le strutture in rame (grondaie, discendenti, raccordi sul tetto e altro).
Tutto l’edificio è stato imbrattato compresi i mattoncini con vernici indelebili che propongono difficoltosi interventi.
E, purtroppo, si potrebbe continuare ancora: la lista dei vandalismi subiti dell’edificio incompiuto è assai più lunga.
Dicono i tecnici che i lavori ricominceranno con la pulizia completa dello scheletro (pareti perimetrali e solai) prima di predisporre tutta la suddivisione e gli impianti a seconda delle esigenze dei servizi progettati.

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tra 18 mesi la possibile inaugurazione
Quando sarà stata esperita la gara tra le banche per l’accensione del mutuo, quando saranno stati approvati i progetti esecutivi, quando saranno assegnati i lavori all’impresa vincitrice dell’appalto, quanto tempo ci vorrà per vedere finalmente completato l’edificio ex Gil? La risposta che possiamo dare - secondo i tecnici - è che tra un anno, diciotto mesi al massimo, il complesso potrà essere inaugurato. Dopo l’accordo sul polo universitario ora la strada per il completamento del complesso ex Gil sembra essere tutta in discesa. A questo punto tutto dipenderà dai tempi burocratici nell’auspicio che non ci siano altri colpi di scena sull’iter amministrativo di questa importante opera.


fonte:corriereadriativo.it carlo paci

28-02-2010

“Ascoli è il simbolo dell’Italia artistica”


I delegati del congresso affascinati dalle bellezze monumentali hanno promesso che torneranno coi loro gruppi
Ascoli incanta il Fai.


In occasione del convegno nazionale del Fondo per l'ambiente Italiano, organizzato al teatro Ventidio Basso, i 350 delegati hanno manifestato una grande ammirazione nello scoprire le bellezze artistiche ed architettoniche di Ascoli.

Infatti, parallelamente al convegno, iniziato venerdì sera con la proiezione dei filmati di Vittorio De Seta, alla presenza dell’artista Tullio Pericoli, e si concluderà oggi nel Massimo cittadino, l'è stato organizzato un fitto itinerario di visite guidate alla città.

Suddividendo in sei gruppi i partecipanti, costituiti dai delegati e dai presidenti regionali - compreso l'intero staff giunto da Milano - accanto ai relatori e ai giornalisti invitati, si è svolto con grande soddisfazione da parte dei convenuti il percorso culturale che ha toccato i siti storici, artistici e monumentali più pittoreschi della città.

Le tappe hanno compreso la visita alla ricchissima Pinacoteca, per ammirare le numerose opere esposte a cominciare dal prezioso reliquario appartenuto al papa Sisto V, proveniente dai Musei Sistini di Montalto Marche, per poi approdare alle principali chiese del centro storico: da San Venanzio a quella dei Santi Vincenzo e Anastasio, da Santa Maria Intervineas a San Gregorio, dal Duomo al Battistero, sino al Museo dell'arte ceramica in cui è attualmente in corso la mostra una mostra dedicata ai “bianchi”, ovvero alla maiolica italiana di stile compendiario nata nel Cinquecento a Faenza.
“Gli ospiti sono apparsi gratificati da tanta bellezza ma soprattutto stupiti, perché non immaginavano di trovarsi di fronte uno scenario simile” ha spiegato il capo delegazione del Fai di Ascoli, Alessandra Stipa, portavoce anche delle lamentele di alcuni delegati, circa le difficoltà di raggiungere Ascoli con il treno, dopo la soppressione di varie fermate dell'Eurostar alla stazione di San Benedetto.
“Molti capi delegazione hanno detto di voler organizzare entro l'anno escursioni nel capoluogo piceno con i loro rispettivi gruppi” ha detto Rosanna Liberi, esprimendo anche la felicità dei presenti alle giornate ascolane di poter approdare in luoghi non consueti ma molto apprezzati, come il Forte Malatesta, l'ex Cartiera Papale e il tempietto di Sant'Emidio alle Grotte. “Abbiamo scelto Ascoli come luogo simbolo di quell'Italia ricca di storia, di arte e di vita che talvolta dimentichiamo e che spesso diamo consapevolmente per scontata” ha dichiarato la presidente nazionale del Fai Ilaria Borletti Buitoni, ricordando l'importanza dell'incontro svoltosi ieri in teatro, intitolato “Linguaggi d'Italia”, dedicato alle prime riflessioni sull'anniversario dell'unità del nostro paese che si celebrerà entro il 2011.

“Per difendere il nostro patrimonio culturale bisognerebbe fare come i cittadini di L’Aquila che si sono uniti per la ricostruzione del centro storico della città terremotata.
Un impegno civico che in realtà spetta alle istituzioni”L'affollatissimo convegno al teatro Ventidio Basso di ieri ha permesso di presentare varie personalità che studiano e utilizzano questo patrimonio comune, come i professori Alessandro Viscogliosi e Pier Gaetano Marchetti, l'archeologo Giovanni Romano, lo scrittore Pietro Citati, il musicologo Quirino Principe, lo storico dell'arte Salvatore Settis e alcune figure del direttivo nazionale del Fai, come Giulia Maria Mozzoni Crespi e Marco Magnifico.

“Esprimo grande soddisfazione davanti alla scelta del Fai di aver voluto il capoluogo piceno come sede del proprio convegno nazionale” ha affermato il sindaco Guido Castelli, sottolineando il fruttuoso rapporto di collaborazione che da tempo unisce Ascoli e l'associazione.

Il primo cittadino ha colto l'occasione per ribadire come il programma dell'Amministrazione comunale sia sempre più diretto alla tutela dell'immagine di Ascoli come città d'arte.

“Si tratta di un progetto già avviato dall'Arengo, che intende conservare le attività del centro storico, avviare il recupero di numerosi edifici monumentali ed incrementare sempre più il turismo culturale ha aggiunto Castelli, certo che tutto ciò rappresenti la premessa indispensabile per la candidatura di Ascoli fra i centri tutelati dall'Unesco, alla quale si sta lavorando con tenacia da diverso tempo.


filippo ferretti

fonte:corriereadriatico.it

25-02-2010

Dopo il crollo Palazzo Monti verrà ristrutturato

Mariani acquisterà il palazzo Monti

L’impresa ha definito la trattativa. Una porzione del tetto dell’immobile è crollata la scorsa settimana.
Nell’arco di una settimana è stato brillantemente risolto il caso del crollo del tetto di un antico palazzo in via Vipera a poche decine di metri da piazza del Popolo.

Un’assurdità per una città che mira a ottenere il riconoscimento dell’Unesco per la bellezza del suo centro storico.
Come era stato anticipato dall’ufficio tecnico comunale, all’indomani stesso del rovinoso crollo di porzione del tetto e del cornicione, verificatosi su via Antonio Vipera, nel vetusto edificio con ingresso su via D’Ancaria 30, il 17 febbraio scorso, il sindaco Guido Castelli aveva emesso una ordinanza.
Il documento imponeva al proprietario la messa in sicurezze dell’immobile entro il termine perentorio di dieci giorni, salvo un intervento d’emergenza diretto da parte dell’Arengo ma con spesa a carico del titolare dell’immobile.
A dare testimonianza dell’impegno del Comune, per garantire la sicurezza, è stata ricollocata, sotto la parete pericolante, una ulteriore transennatura d’emergenza mentre via Vipera è stata parzialmente interdetta ai pedoni per precauzione.
Nel frattempo il proprietario è stato convocato a Palazzo Arengo per decidere sul da farsi.
In quella riunione è stato convenuto che i lavori sarebbero stati eseguiti direttamente dal Comune.Martedì pomeriggio si è tenuto un sopralluogo all’esterno e all’interno dell’immobile per avere il quadro completo della situazione e, di conseguenza, gli elementi essenziali per il progetto dei lavori urgenti e necessari, da eseguire, per garantire la stabilità dell’edificio fatiscente in pieno centro storico.
Vi hanno preso parte l’ingegnere Enzo Ballatori, dirigente dei Lavori pubblici, l’architetto Cesare Regnicoli, l’impresa Mariani che dovrebbe effettuare i lavori ed il proprietario.
I risultati del sopralluogo hanno avuto sul piano concreto un risultato ottimo quanto forse insperato.
Difatti, al momento, l’impresa Mariani provvederà al ripristino della stabilità dell’edificio (con una impalcatura su via Vi pera), ma nel contempo inizierà una trattativa per uno scambio di proprietà. Spieghiamo meglio: l’impresa Mariani rileverà la proprietà e ne farà un edificio totalmente ristrutturato con appartamenti e negozi a suo carico, mentre al proprietario andranno in corrispettivo in appartamenti (o appartamento) con adeguata valutazione immobiliare.
Insomma, tutta l’operazione porterebbe ad un miglioramento ambientale e architettonico di un angolo non indifferente del centro storico.
L’operazione dovrebbe concludersi nell’arco di poche settimane.
Dopo il recupero di palazzo Alboini e in attesa dell’inaugurazione del complesso Di Sabatino Ascoli non conoscerà un’altra Beirut!
carlo paci
fonte:corriereadriatico.it

24-02-2010

Pista Ciclabile. Un'opera incompiuta

Partendo da un video amatoriale girato da un cittadino tempo fa, che denunciava lo stato di abbandono della pista ciclabile, riportiamo un'interrogazione all'amministrazione dei consiglieri provinciali Illuminati, Rossi e Binari sullo stato di degrado di quest'opera.






Pista pedonale sul Castellano, opera abbandonata

Ad aprile gravi danni al percorso. Ora rischia di subire un grave ed irreversibile degrado

Ascoli - La pista ciclo-pedonale lungo il torrente Castellano e la mancata apertura ai cittadini è al centro di un'interrogazione dei consiglieri provinciali Illuminati (Prc-Ci), Rossi (Prc-Ci) e Binari (Sel).
Ecco il testo dell'interrogazione
«I sottoscritti consiglieri provinciali, Gabriele Illuminati, Massimo Rossi e Massimiliano Binari,
premesso che:
dopo un complesso iter progettuale e costruttivo, l’Amministrazione Provinciale ha realizzato nel corso del precedente mandato, un percorso ciclo-pedonale lungo il Torrente Castellano, nel territorio comunale di Ascoli Piceno, volto a consentire ai cittadini la fruizione di un luogo estremamente suggestivo situato nel cuore della città, altrimenti inaccessibile;
tale intervento, si inserisce in un progetto organico di “parco fluviale” che a partire dalla pista ciclo-pedonale principale, attraverso una rete di sentieri include parchi gioco per bambini, aree di sosta attrezzate, chioschi e servizi pubblici, centri didattici ed un curato sistema di informazioni volto ad integrare la Cartiera Papale nel sistema ambientale e cittadino;
il costo di realizzazione dell’opera, di oltre 1.800.000 euro, è stato erogato dalla Regione Marche grazie ad un accordo quadro in materia di Beni Culturali che la stessa Regione ha sottoscritto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell’Economia;
detto intervento è stato realizzato con il concorso tecnico progettuale del Consorzio di Bonifica Tronto ed è stato approvato dal Comune di Ascoli Piceno per gli aspetti urbanistici e di inserimento nel contesto naturale;
nell’Aprile dello scorso anno, proprio alla vigila dell’inaugurazione dell’opera ed alla scadenza del mandato dell’amministrazione precedente, forti avversità meteorologiche hanno determinato un’eccezionale piena del torrente che ha prodotto ingenti danni nel tratto terminale del suo percorso, nei pressi della Cartiera papale; dalla data del suddetto evento calamitoso, l’area dell’intervento risulta abbandonata e l’opera realizzata, oltre a non essere fruita dai cittadini, rischia di subire un grave ed irreversibile degrado;
il costo stimato per la riparazione di tali danni risulta essere di circa 180.000 euro;
alcune associazioni di ciclo-amatori hanno ripetutamente sollecitato le istituzioni locali a completare l’opera o a rendere intanto fruibile la parte non danneggiata;
Chiedono al Presidente della Provincia di sapere se l’Amministrazione Provinciale si è attivata per reperire o per mettere a disposizione le risorse necessarie alla realizzazione dell’intervento in questione; se è in grado di prevedere il termine di completamento dell’intervento; se non ritiene che nel frattempo possa essere aperto alla pubblica fruizione almeno il tratto indenne dai danni, che risulta essere pari ai quattro quinti dell’intero percorso».

fonte:picusonline.it

08-02-2010

“Come stanno i parchi giochi in città?”






Il consigliere comunale Francesco Viscione (Udc) ha presentato un’interrogazione sul parco dell’Annunziata e gli altri giardini della città.

Ecco il testo integrale: “Premesso che nel Parco dell'Annunziata esisteva un parco giochi attrezzato per bambini nella zona adiacente all' ex Ospedale Mazzoni; considerato che i suddetti giochi furono rimossi nel 2006 perché ritenuti non idonei alle vigenti misure in materia di sicurezza; considerato che la suddetta area giochi era luogo di frequentazione da parte dei bambini soprattutto del Centro Storico accompagnati dai genitori; considerato che l'allora Assessore all'Ambiente, Parchi e Giardini, Claudio Travanti, aveva assicurato che i giochi rimossi sarebbero stati sostituiti con altrettanti giochi idonei alle vigenti norme in materia di sicurezza per salvaguardare l'incolumità dei bambini; vista la delibera di Giunta n. 106 del 27/06/2009 con cui venivano individuate economie di bilancio relative a pregressi interventi di manutenzione e sistemazione del verde pubblico per un totale di € 21.417,28 e che avrebbero dovuto finanziare interventi di manutenzione straordinaria nei parchi pubblici compresi i parchi gioco; Considerato che da preventivo di spesa effettuato nel 2007 dal Servizio Parchi e Giardini occorrevano circa € 6.000 per la sistemazione dell'area in oggetto; verificato che l'area attualmente non è stata ancora riqualificata ed attrezzata e che invece giace in uno stato totale di abbandono favorendo l'aumento delle scritte sulle mura, la distruzione dei cestini per i rifiuti, l'abbandono di immondizia, l'eccessiva crescita di erbacce, la mancata potatura delle piante e delle siepi, la sporcizia causata dai cani lasciati correre liberamente per il parco a fare i loro bisogni;
viste le numerose richieste e lamentele da parte dei tanti genitori, soprattutto del Centro Storico, di ripristinare il parco giochi;
interroga il Sindaco e la Giunta per sapere:

1) Se intende ripristinare i giochi e riqualificare l'area in oggetto;

2) In caso di risposta affermativa quali sono i tempi di ripristino dei giochi e di riqualificazione dell'area;

3) Di quali risorse economiche il Comune dispone e se non ne dispone se intende inserire in Bilancio apposita dotazione finanziaria;

4) Quanti sono i parchi gioco attrezzati per bambini in città e se sono tutti in condizioni di sicurezza per la fruibilità da parte dei bambini”.

La parola passa al consiglio comunale.

fonte:laveritàquotidiana.it

06-02-2010

Che sia la volta buona?

E’ scattato il piano, studiato dall’Amministrazione Comunale, che prevede la lotta senza quartiere agli imbrattatori di mura e monumenti cittadini.
Fra gli amministratori comunali e la polizia postale si è svolto un incontro nel corso del quale si è discusso del fenomeno e sulle strategie da seguire.
Sono stati individuati circa venti giovani sospettati di essere gli autori degli atti vandalici nei confronti dei quali verranno molto probabilmente presi provvedimenti a stretto giro di posta.
Ma tale attività di prevenzione deve essere supportata anche dalla stretta collaborazione dei cittadini che non devono farsi scrupolo nel segnalare alle forze dell’ordine situazioni specifiche. “Da quanto ho potuto capire – ha detto il sindaco Castelli – per gli imbrattatori sporcare un monumento o un muro è come partecipare ad una gara dove vince chi riesce a compiere l’azione il più vicino possibile al centro storico.
Stiamo cercando di dare massima attenzione all’azione di prevenzione. Ne ho già parlato con i magistrati e, approfittando del bando emesso dalla Regione che mette a disposizione dei finanziamenti, sostituiremo le telecamere installate nel centro storico con altre tecnologicamente più avanzate in modo che le immagini che raccoglieranno appaiono limpide in modo. Così si potrà procedere ad una facile identificazione dei responsabili.
Si sta pensando anche ad una ordinanza che scoraggi i giovani a girare dopo le 21 con le bombolette spray.
Qualora ne venissero trovati in possesso scatterebbe una forte multa. Di certo faremo un’ordinanza sanzionatoria in materia di ordine pubblico.
Ci stiamo coordinando al riguardo con il comitato dell’ordine pubblico e della sicurezza”. Inoltre si sta valutando l’opportunità di emettere un’ordinanza che farà obbligo ai commercianti che vendono le bombolette spray di vernice di annotare su un registro nome, cognome ed indirizzo dell’acquirente ed il motivo dell’utilizzo.
Il problema è che lo stesso provvedimento venga preso anche dai comuni della provincia altrimenti non sortirebbe alcun risultato.
In alcune città italiane i Comuni hanno pubblicizzato i luoghi in cui i graffittari possono sbizzarrirsi senza causare danni a beni pubblici e mura di condomini. Una lotta senza quartiere che dovrà arginare questo tipo di azione delinquenziale. L’ultima in ordine di tempo è stata vergognosa ed ha indignato la cittadinanza che ora chiede a gran voce che si passi ad azioni concrete per debellare il triste fenomeno.
Se si vuole che si avveri l’aspettativa di vedere la nostra città inserita fra i patrimoni dell’umanità, quindi da preservare da tutto e da tutti, è necessario risolvere il problema al più presto. Ad Ascoli verranno degli osservatori che per conto dell’ Unesco dovranno redigere una relazione sulla città di Ascoli. L’attuale biglietto da visita annuncia una città impresentabile, ostaggio degli imbrattatori notturni che hanno marchiato tutto ciò che hanno voluto in quanto è mancata la volontà civile di combatterli e debellarli.
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Si aspetta l’arrivo della macchina idropulitrice (a giorni) poi il sindaco Castelli apporrà la sua firma sull’ordinanza che andrà a colpire chi si renderà responsabile dell’imbrattamento di mura e monumenti cittadini.
Nel caso in cui venga individuato il responsabile l’Amministrazione si costituirà parte civile nei suoi confronti, quindi sarà chiamato a rispondere dei danni causati, ma scatterà anche il reato penale previsto dal Codice.
Il Comune si farà carico di organizzare un corso per istruire le persone che saranno scelte per usare la nuova macchina. Si sta già approntando il piano d’intervento che darà priorità alle zone deturpate del centro storico.

fonte: corriere adriatico

31-01-2010

Imbrattato il Palazzetto Longobardo

In attesa che il sindaco firmi l’ordinanza contro i writers che prevede multe fino a diecimila euro, gli imbrattatori notturni sono tornati a sfidare l’Amministrazione comunale stavolta deturpando un monumento storico.
Nella notte, infatti, i teppisti hanno imbrattato la facciata del palazzetto longobardo. Il palazzetto longobardo è un piccolo fabbricato medioevale di arte romanica, utilizzato come dimora. La sua composizione architettonica costituisce un palatium-turris, unico esempio cittadino perfettamente conservato della prima età comunale, comprende il palazzo e dall'adiacente torre degli Ercolani.
L'edificio è stato elevato verso la metà del XIII secolo contemporaneamente alla torre degli Ercolani che si trova addossata al suo fianco destro.
L'intero complesso è stato utilizzato come residenza da una famiglia nobile che si era trasferita ad Ascoli Pì discendente forse dei bellicosi germani, ai quali il nome del palazzetto è legato.
L'ipotesi è, comunque, assai remota e non riesce a giustificare l'aggettivo longobardo dovuto, si pensa, ad un'errata tradizione.
Gli imbrattatori hanno approfittato della mancanza di sorveglianza in centro storico nonostante i bellicosi proclami della polizia municipale.

fonte: corriere adriatico

24-01-10

“In centro storico non è tutto lecito”

Cinti di “Ascoli da vivere” chiede fermezza ma aggiunge che è necessario sensibilizzare i giovani

Ascoli
Contrasto e sensibilizzazione, costituzione di un coordinamento tra enti, associazioni e singoli cittadini, creazione di un punto informativo.
Sono queste le mosse da compiere, a detta di Giuseppe Cinti, presidente dell’associazione “Ascoli da vivere” che ha avviato un censimento delle superfici imbrattate, per combattere efficacemente il dilagante fenomeno, principalmente in centro storico, degli imbrattamuri. “L’opera di contrasto - sostiene Cinti - rappresenta un forte deterrente verso chi pensa che il nostro centro storico sia terra di nessuno.
Per combattere questo fenomeno occorrono regole ferree; bisogna fermare lo strisciante messaggio che sia tutto lecito.
In questo senso, dovremmo fare nostra la “teoria della finestra rotta”, enunciata dai criminologi Wilson e Kelling, secondo la quale la criminalità è contagiosa: può iniziare con una finestra rotta e diffondersi a un'intera comunità.
In una città, problemi di minore importanza, come i graffiti appunto, sono l'equivalente delle finestre rotte, ossia inviti a crimini più gravi.
Questa teoria ha portato città come New York, negli anni Ottanta, a concentrarsi sull'eliminazione dei graffiti nelle metropolitane. “Ascoli da vivere” accoglie positivamente l’idea che anche in città si pensi di affrontare con vigore il fenomeno degli imbrattamuri. Sembra crescere la sensibilità della gente verso il problema.
Nel contempo, tuttavia, deve svolgersi una campagna di sensibilizzazione, a cominciare dalle scuole, molte delle quali sono coperte di scritte e quindi ipotetico serbatoio di tanti piccoli writers. Ora che entrerà in azione l’idropulitrice è bene portarla nelle scuole e mostrarne il funzionamento.
Nel contempo è opportuno individuare alcune strutture per dare la possibilità ai writers di esprimere la propria creatività”.

Cinti aggiunge: “Altra iniziativa da realizzare per contrastare chi imbratta i muri è costituire un coordinamento all’interno del quale far confluire varie realtà del territorio quali associazioni di volontariato, associazioni di amministratori di condominio, rappresentanti della Polizia municipale e semplici cittadini.

Infine, sarebbe utile creare un punto informativo a beneficio della cittadinanza, dove ognuno possa ricevere risposte su tutto ciò che riguarda la battaglia contro gli imbrattamuri”.

Si è parlato di una collaborazione tra l’Arengo e l’associazione “Ascoli da vivere” per quanto riguarda l’opera di censimento dei segni lasciati dai writers. “Ho sentito il sindaco Castelli su questo argomento qualche mese fa - dichiara Cinti - ma è ancora tutto in sospeso. Bisogna attendere l’arrivo della macchina idropulitrice prima di pianificare l’eventuale azione. Nel maggio del 2007, nell’ambito della manifestazione “I am Ascoli”, avviammo un censimento. Da due anni siamo fermi anche perché a mio avviso è bene muoversi secondo step chiari.

E’ utile seguire l’esperienza di altre città e quindi occorre innanzitutto individuare un quartiere oppure una via da cui cominciare la pulizia; censire tutte le scritte presenti sui muri, iniziare una convinta opera di ripulitura e monitorare costantemente la zona in questione, rilevando e cancellando immediatamente qualunque nuova scritta. Una volta che la situazione è sotto controllo, l’operazione può essere estesa ad altre vie o zone della città. Ascoli è particolare, ci sono tante rue, quindi il monitoraggio diventa impegnativo.
Qualora gli interventi andasse a regime, l’obiettivo diventerebbe raggiungibile.
E’ bene comunque che il censimento venga svolto in prossimità dell’inizio dell’operazione”.

pierfrancesco simoni,
fonte:corriereadriatico.it

22-01-2010

Multa di 10.000 euro agli imbrattatori

Castelli prepara l'ordinanza sindacale che colpisce chi deturpa palazzi e monumenti per fermare il fenomeno
Solamente per ripulire la Fortezza Pia il Comune ha speso 350.000 euro.

Dopo tanti tentativi andati a vuoto l'Amministrazione comunale si prepara a sferrare la controffensiva nei confronti dei writers che continuano indisturbati a imbrattare palazzi e monumenti cittadini.
Un danno arrecatoalla comunità ascolana di svariati milioni di euro. Basta fare solo un esempio: per ripulire la Fortezza Pia al colle dell'Annunziata, l'Arengo ha speso 350.000 euro! E se si continua su questa linea c'è il rischio di dissanguare le già anemiche casse comunali.
Bisogna dunque fare qualcosa e in fretta.

Per questo motivo il sindaco Castelli ha escogitato un piano da applicare in quattro mosse a partire dal mese di febbraio quando entrerà in funzione la macchina idropulitrice acquistata dal Comune grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Ascoli.
Il piano che è stato approntato prevede alcuni passaggi. Come primo passo si procederà ad individuare le zone dove si dovrà intervenire con l'idropulitrice. Non ci sono dubbi che non esiste alcun punto della città che sia stato risparmiato dall'inciviltà dei writers. Basterebbe recarsi all'inizio di via III Ottobre, che incrocia con via
Erasmo Mari, e osservare, camminando verso San Marco, l'ultimo scempio che è stato compiuto sulle mura delle palazzine imbrattate subito dopo che erano state rintonacate. Ma la zona particolarmente presa di mira è il centro storico che specie di notte, nonostante l'installazione delle telecamere, vede entrare in azione gli imbrattatori.

Per cui è probabile che il primo intervento sarà proprio nel cuore della città. Dopo aver
individuato l'area il Comune entrerà in azione con la macchina idropulitrice.

Quindi il passaggio più importante che avrà una funzione deterrente.
Il sindaco firmerà un'ordinanza con la quale chi sarà sorpreso a sporcare un muro dovrà pagare una multa fino a diecimila euro.
Qualora l'imbrattatore risulti essere minorenne, la responsabilità sarà attribuita a chi ha la patria podestà. Inoltre, scatterà anche il procedimento penale con la denuncia all'autorità giudiziaria. Nessuno sconto, nessun perdono, quindi, come invece è successo in passato con due ragazzini. Come primo segnale si ricorrerà ad un avvertimento.
Dopodichè i writers, verso i quali le precedenti amministrazioni sono state troppo tolleranti, si dovranno assumere le conseguenze delle loro azioni.
Una città d'arte e turistica come Ascoli che punta a ottenere dall'Unesco il riconoscimento del suo
centro storico come patrimonio dell'umanità non può tollerare un fenomeno deprecabile che con l'andare del tempo è diventato cronico.

Qualche anno fa era stato suggerito, sulla scorta delle esperienze di alcune città italiane, di istituire spazi a Monticelli delle zone dove i writers avrebbero potuto esprimersi.
Ma la vera sfida dei writers è quella di colpire e non essere scoperti.
Nel frattempo un'associazione provvederà al censimento delle vie imbrattate. Da tempo si avvertiva la necessità di un intervento drastico per stroncare il fenomeno ma è necessaria la collaborazione dei cittadini.
Come? Nel caso in cui notino una o più persone impegnate ad imbrattare un muro dovranno segnalarlo alla polizia municipale oppure alle forze di polizia.
Alcuni writers che agiscono in città hanno apposto le loro firme e non sarebbe difficile risalire agli autori specie se si riesce a infiltrarsi nel loro giro.
Ci sono writers che almeno risparmiano i monumenti cittadini.
Altri che invece offendono il patrimonio cittadino come quelli che hanno deturpato il ponte di Cecco. Vanno puniti.

fonte corriere adriatico.it

Lettera dai consiglieri di Pd e Primavera Ascoli

Il comune non sa pulire i muri


I consiglieri comunali dei gruppi Pd e Primavera di Ascoli, Bellini e Parlamenti, hanno rivolto un'interrogazione al sindaco in merito all'assegnazione, in sede di variazione di bilancio, di 12.000 euro per l'anno 2009 e altri 25.000 circa per i due anni successivi, per "la pulitura dei muri cittadini".

“Nel novembre 2008 - sottolineano la Bellini e la Parlamenti - è stato emanato un avviso di selezione pubblica per assegnare questa funzione ad un'associazione di volontariato. Nella delibera in cui veniva presa questa decisione si dice chiaramente che il servizio comunale incaricato per questa finalità non ha svolto adeguatamente il suo lavoro. Prima considerazione: l'amministrazione prende atto che un servizio comunale è inadeguato e l'unica cosa che fa è rinunciare a svolgere un servizio per cui i cittadini pagano le tasse e stanzia altri soldi per farlo fare all'esterno.All'avviso di selezione risponde solo un'Associazione: "Ambiente è vita". Ad essa, dice il bando, andranno corrisposti proventi per "spese assicurative, spese vive di materiali, rimborsi di viaggio", solo dunque un rimborso spese (non sarebbe volontariato altrimenti!). Seconda considerazione: come verranno pagati questi rimborsi: a forfait? A rendicontazione? A fine lavoro? La delibera non lo dice.La proposta di convenzione viene redatta, a seguito di delibera, cinque mesi dopo l'assegnazione del bando, precisamente nell'aprile 2009, in prossimità (ma è naturalmente un caso!) delle elezioni comunali. Terza considerazione: perché allora tanta fretta nel bando? C'era o no urgenza di migliorare la pulizia della città? Se sì, perché non si è provveduto subito? Se no, perché allora l'urgenza di pagare un servizio esterno?A metà dicembre 2009 la convenzione non risulta ancora firmata dalle parti. Eppure, l'Amministrazione, a fine novembre 2009, quantifica in 40.000 euro le somme da inserire come variazione a bilancio per la "pulitura delle mura", di cui 12000 per l'anno 2009 quando cioè non è stato ancora effettuato alcun lavoro e non si è provveduto ad alcuna stipula di accordo tra il Comune e soggetti esterni a questo scopo.
Quarta importante considerazione: perché e per chi l'Amministrazione deve tirar fuori dai suoi magri bilanci ben 40000 euro?
Per un'Associazione di volontariato che ancora non ha neppure stipulato la convenzione con il Comune? E 40000 euro non sono un po' troppi per il solo rimborso spese? In consiglio comunale l'assessore competente non è neanche stato in grado di illustrare le motivazioni tecnico-contabili che hanno portato a quantificare proprio in 40 000 euro la spesa relativa”.
In definitiva: - concludono Parlamenti e Bellini - siamo di fronte ad una procedura affatto trasparente e poco motivata in relazione ai bisogni cittadini. Siamo convinte che le associazioni di volontariato siano uno strumento prezioso per la comunità cittadina: ad esempio, per creare opportunità e offrire spazi di promozione alla convivenza civile (nell'educazione, lo sport, l'ambiente, ecc.).Ma certo il ruolo del volontariato e delle associazioni non può essere svilito quasi fosse solo un terreno per ottenere facili consensi o per sopperire alle inadempienze della amministrazione comunale”.
Pubblicato da La Verità quotidiana a
08.49

05-01-2010

A San Bendetto writers denunciati...e ad Ascoli?

Si indaga su alcuni filmati per smascherare i colpevoli di scritte ingiuriose

San Benedetto Dopo le proteste, le denunce penali. L’invasione dei writers, a San Benedetto, è diventato oramai un caso che ha convinto un condominio, il Domus Maris, a indirizzare, in tre anni, altrettante denunce contro ignoti per colpa delle scritte, alcune anche offensive, apparse sui muri.

Per intendersi il palazzo in questione non è uno qualunque. Si tratta dell’ex hotel Roxy, al centro della città su viale Buozzi vero e proprio biglietto da visita anche per i turisti.

La prima denuncia data 30 maggio 2007, l’ultima 29 dicembre 2009, giusto qualche giorno fa. In mezzo c’è l’esposto presentato il 29 dicembre 2008. Tutti regolarmente indirizzati ai carabinieri dall’amministratore di condominio, Renato Leli. Tutti, ovviamente, nati dall’esasperazione di chi è costretto a sopportare sul muro di casa quelle scritte che fanno brutta mostra di sé sulle pareti.

E dire che sono state impiantate, proprio per far fronte ad atti vandalici, ben sei telecamere una delle quali panoramica e provvista di zoom. Alle denunce, infatti, sono stati allegati anche i Dvd con le registrazioni realizzate da una ditta specializzata. I writers, a questo punto veri e propri delinquenti, si presentano incappucciati cercando di non farsi scoprire ma i filmati sono in possesso della Scientifica che li ha acquisiti e potrebbe trarne fuori qualche elemento utile all’identificazione. Certo è che per il palazzo, tutta questa sicurezza è una spesa. Della quale non è escluso che si possa chiedere conto anche all’amministrazione comunale.

“Da tempo - dice Leli - in via informale abbiamo chiesto al Comune di provvedere a migliorare l’illuminazione della zona.

Tra le altre cose, ora stanno per iniziare anche i lavori sulla pinetina di viale Pasqualetti.
Quindi, quale migliore occasione per potenziare i lampioni? Certo è che se non ci sarà collaborazione, provvederemo anche a coinvolgere direttamente il Comune con una lettera ufficiale nella quale chiederemo che sia potenziato il servizio.
Inoltre rivolgiamo anche un appello alla forze dell’ordine affinchè passino in maniera costante intorno al palazzo.
Noi abbiamo fatto del nostro meglio tutelandoci con i mezzi a disposizione del normale cittadino”.
Se non bastasse, palazzo viene tinteggiato in maniera regolare perchè sembra oramai quello più esposto alle scorribande di giovani armati di bombolette e spray.
Anche perchè non si tratta in questo caso di manifestazioni artistiche ma di veri e propri atti vandalici con tanto di ingiurie che nulla hanno a che fare con l’arte di coloro ai quali si potrebbe offrire invece uno spazio dove poter sfogare la propria, spesso legittima e piacevole, creatività.

LAURA RIPANI
fonte:corriereadriatico.it



E ad Ascoli quando si deciderà di muoversi?
San benedetto pur non avendo un centro storico antico ha capito che è un danno d'immagine incredibile per tutti i turisti che arrivano, nel frattempo Ascoli dorme, mentre il suo inestimabile patrimonio artistico viene devastato da un branco d'ignoranti...