03-09-2009

L'Annunziata nel degrado più totale





L’Annunziata non c’è più.

Di quell’area verde che secoli di storia hanno definito “il polmone della città” resta un quadro desolante fatto di abbandono, sporcizia, rovi e chi più ne ha ne metta. Il nostro tour ha inizio dalla scalinata che si inerpica da via Dino Angelini fino all’ingresso della Facoltà di Architettura (esempio di cattiva immagine con docenti e studenti non ascolani) a ridosso delle “monachette”. La scala in alcuni tratti è nascosta da erbacce, carte, plastica, siringhe e lattine mentre le panchine sono da buttare.



Lo scenario dell’area un tempo destinata a parco giochi è apocalittico soprattutto perché, dopo diverse gestioni e alterne fortune, il piccolo bar ha chiuso definitivamente i battenti e lo spazio un tempo occupato da scivoli e altalene è ora terra di nessuno. Unici segnali di vita gli escrementi di un cane e la piccola fontana da cui miracolosamente sgorga ancora acqua.



Chi accusa i media locali di occuparsi solo di magagne visibili a tutti perché situate nel centro storico (in pole position sempre via Nicolò IV che ha strappato la leadership al complesso Di Sabatino dopo i lavori di ristrutturazione dell’ex... Beirut) deve fare mea culpa anche se in realtà l’ex parco giochi dell’Annunziata dista non più di 300 metri da piazza Roma.
Abbandono e incuria non riguardano però solo quello spazio accanto all’ingresso del vecchio ospedale.



Se si percorre infatti la sottostante via della Rimembranza ci si rende conto che a ridosso del Tribunale -e a 200 metri da piazza del Popolo- c’è una strada distrutta dove funzionano (quando i tossici non la manomettono) solo le macchinette mangiasoldi per i parcheggi a pagamento.

Ma la strada è piena di buche e l’area sottostante sembra una giungla con l’aggravante dei sacchetti dei rifiuti che qualcuno continua a gettare da auto in corsa nonostante i disperati appelli di Legambiente.



«Ci preoccupa dice Alessia che abita lì che di sera sia diventata una strada pericolosa e in pochi hanno il coraggio di percorrerla a piedi, per non parlare dei danni arrecati alle auto in sosta».
Ricordate infine le vecchie lapidi di soldati tedeschi morti in guerra e riciclate come pietre per costruire una scala di raccordo?

Il vecchio sindaco Piero Celani le fece rimuovere. Risultato? Da quel giorno il piccolo sentiero è transennato e quindi impercorribile. Sta decisamente meglio lo spazio antistante le “monachette” salvato dall’abbandono grazie a un privato che ha aperto un bar proprio lì. Per il nuovo-vecchio assessore Claudio Travanti sarà un autunno di grande lavoro.



fonte: Il Messaggero

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che dire, l'articolo rappresenta nel modo assoluto lo stato di degrado in cui versa "da sempre" il parco dell'Annunziata. Senza aggiungere che la strada che lo percorre è in continuo aumento di traffico a volte caotico, essendo l'unico asse viario che dal raccordo autostradale porta al centro della città, zona Tribunale, il quale calamità una moltitudine di auto. Detto tratto stradale è direi forzatamente adattato al doppio senso di marcia che in alcuni tratti si presenta molto pericoloso. Spero che l'amministrazione stia studiando un'alternativa più consona anche in prospettiva dell'avvento del Polo Universitario e del conseguente ulteriore aumento di traffico veicolare.
Giampy