20-09-2009

Censimento: 200 targhe da rifare






Molte titolazioni di vie sono illeggibili per colpa del tempo e degli imbrattatori
carlo paci
I censimenti programmati e che l'Ufficio Anagrafe dell'Arengo si appresta ad affrontare, richiamano in maniera diretta anche la regolare titolazione delle vie cittadine. Non per nulla la nuova edizione del Dizionario Toponomastico Ascolano, il prezioso e insostituibile libro di Giuseppe Marinelli, ancora non può stabilire come definitive alcune vie che per delibera dovranno mutare nome.
E c'è di peggio: infatti molte targhe con la titolazione dei nomi o sono divenute illeggibili, o sono errate, o sono state rotte da vandalismi e, peggio ancora, mancano del tutto.
Una forma di controllo in tal senso è stato fatto ed i risultati sono piuttosto pesanti: sono infatti necessarie almeno duecento targhe il cui costo presuntivo, tra il prodotto e le scritte, comporterebbe una spesa di circa 200 euro ciascuna, con un totale, quindi, di 40.000 euro, che non è una cifra leggera...
Il discorso toponomastica conduce direttamente al tema, mai pacifico, della intitolazione di nuove vie.
Nell'Ufficio competente giacciono decine e decine di richieste o di sole proposte.
Il regolamento ad hoc, specifica tutte le disposizioni che debbono essere rispettate per assegnare
l'intestazione di una via, salvo casi o situazioni eccezionali.
La commissione a suo tempo composta per l'esame delle proposte, non brilla per numero di riunioni mentre
ad ogni richiesta si fronteggiano favorevoli e contrari, tanto che alcune titolazioni aspettano da anni una
definizione.
Si può subito fare un esempio calzante: l'intestazione di una via al senatore a vita, ingegnere Giovanni Tofani, che fu uno dei creatori dell'industrializzazione della città.
Un autentico illuminato personaggio che la città non può e non dovrebbe dimenticare. Inizialmente si era pensato di intitolargli una strada nella zona industriale, poi molto più razionalmente si passò alla via Piemonte, dove sono ancora presenti le vestigia della sua Carburo.
Ma l'Anagrafe e gli stessi operatori commerciali della zona sanno cosa vuol dire, in termini burocratici, il cambio di nome della via in cui hanno la sede.
Allora l'ultima proposta forse potrebbe risultare fattibile. Cioè lasciare la targa di via Piemonte e intitolare al senatore Tofani, la piazzetta sottostante, quindi in zona ex Carburo; l'importante è ricordarlo sul piano moralee civile.

Almeno in questa maniera l'Amministrazione comunale dovrebbe ricordare un suo benefattore.


fonte:corriereadriatico.it

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