Ripulire' Ascoli dai writers Ecco le soluzione giusta»



CARO CARLINO, pochi giorni fa, pubblicata tra i punti del programma elettorale di alcuni nostri politici, mi è capitato di leggere di un'iniziativa volta a 'ripulire' Ascoli dai cosiddetti writers, ovvero coloro che segnano e disegnano sui muri della città.
La soluzione prospettata da uno dei candidati sindaco, ancora in gioco, sarebbe quella di organizzare un corpo ad hoc di addetti ai lavori per cancellare le scritte ogni qualvolta dovessero apparire: laddove uno scrive, l'altro cancella.
Questo meccanismo non corre forse il rischio diì creare una sorta di circolo vizioso autogestito tra le due categorie apparentemente opposte, aumentando potenzialmente l'una le entrate dell'altra?
Dai numerosi dubbi in merito alla questione è nata la vignetta che propongo come chiave di lettura immediata e spunto di riflessione (nella foto).
Dov'è l'atteggiamento propositivo ed innovativo tanto decantato dai politici locali? La via percorsa sembra essere quella dell'opportunismo che ci sta portando in un vicolo cieco, chiuso al dialogo con le diversità che potrebbero invece in qualche modo arricchirci.
In alcune città la soluzione ai writers è stata trovata destinando loro spazi dove poter disegnare, rendendo concreta la possibilità di essere conosciuti e riconosciuti come artisti del proprio pensiero.
In questi giorni, inoltre, camminando per le vie della nostra bella città, è impossibile non notare quante immagini inutili e volti in vetrina rubano spazio ad iniziative interessanti alle quali non viene dato nessun risalto.
Parlo di progetti per ricollocare aree dimesse della nostra città; dei corsi formativi per tecnici di energie ecosostenibili come il fotovoltaico: tutti finanziati dalla Comunità Europea, promossi dalla
Regione e altri enti.
E concludo: vale davvero di più il 'mettersi in mostra' di fronte alla qualità di un messaggio che crea contenuto all'informazione?
Valerio Vitelli

Fonte:ilresto del carlino di Ascoli Picneo

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