A Bologna Task force anti-degrado



Oltre 150 commercianti aderiscono al progetto per la riqualificazione degli studenti

Le iniziative: dalla raccolta differenziata ai graffiti

Sono 152 i commercianti della zona universitaria che hanno detto sì al progetto anti-degrado degli studentie che prenderanno attivamente parte alle iniziative di raccolta differenziata, servizi igienicie graffiti sulle saracinesche.
E proprio questi saranno i primi a partire: gli aspiranti writers avranno tempo fino al 30 giugno per presentare i bozzetti, che entro luglio si trasformeranno in disegni su saracinesche e campane per la raccolta differenziata.
A riferirlo sono gli studenti dell'associazione l'Altra Babele, che hanno battuto l'asse di via delle Moline, via de' Castagnoli, largo Respighi, piazza Verdi, via Petroni e piazza Aldrovandi, incassando l'adesione dell'80% degli esercizi commerciali.
Lo scorso ottobre si sono infatti aggiudicati, col progetto SiAmoBo, il bando di Comune e Ateneo contro il degrado dell'area che gravita attorno a via Zamboni,e quella dei graffiti era una delle sei iniziative in campo.
Non tutte le difficoltà sono ancora appianate.
Non è ancora chiaro chi coprirà i costi di bombolette spray e prodotti per i disegni dei writers.
L'Altra Babele si farà carico dell'occorrente per colorare le 15 campane, che uno sponsor non ce l'hanno.
Alcune decine di negozianti si sono già detti prontia contribuire economicamente.
Tutti possono aspirare a colorare il proprio pezzetto di zona universitaria.
Il concorso messo a punto dagli studenti de l'Alt ra Ba bele e Terzo Millennio (www.siamobologna.i nfo/news/idee/930540) si rivolge preferibilmente a giovani tra i 18 e i 30 anni, ma non esclude nessuno.
I bozzetti possono essere recapitati all'associazione via e-mail: info@siamobologna.info), per posta o a mano (via Gandusio, 10)entro le ore 12 del 30 giugno. Saranno quindi esaminati da una commissione tecnica, dove non mancheranno esperti dell'Accademia di belle arti, Istituto d'arte, Liceo artistico e Dipartimento di musica e spettacolo dell'Ate neo.
Dopo una prima scrematura, saranno sottoposti al vaglio dei negozianti che ovviamente saranno liberi di scegliere i disegni che preferiscono e, già entro la fine di luglio, si passerà alla fase esecutiva.
«Il progetto - spiega Simona Larghetti, studentessa di Lettere, de l'Altra Babele - nasce dall'idea di trasformare i graffiti da "problema" a risorsa creativa per la città, valorizzandone la dimensione artistica e promuovendo il dialogo tra giovani, commercianti, istituzioni, writers ed esperti».
«L'Ateneo continuerà, insieme al Comune, a fare la propria parte - assicura il prorettore agli studenti Paola Monari - ma queste iniziative meritano sostegno da parte di tutti: privati, istituzioni, cittadini, gruppi e studenti».
«Siamo Bologna colorarla di idee è uno dei sei ambiti di intervento del progetto SiAmoBo - spiega Vito Bernardo che dell'associazione presidente.
Tutti sono accomunati dall'intento di rendere gli studenti protagonisti della variegata comunità che vive la zona universitaria».
Oltre ai graffiti, il progetto antidegrado "Siamo Bologna" contempla interventi su rumore notturno, raccolta differenziata della spazzatura,annunci per gli studenti, bagni pubblicie biciclette.
Tra le novità più recenti, l'installazione la scorsa settimana di due nuovi bagni in piazza Verdi e l'apertura alcuni giorni fa della ciclofficina, un laboratorio cui affidare vecchie bici rotte non più in uso, affinché siano rimesse in sesto e vendute all'asta: prossimo appuntamento, il 25 pomeriggio.

fonte:l'informazione di bologna

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