03-03-2010

Bagni Pubblici inesistenti, scoppia la polemica

La nostra città, meta ogni anno di migliaia di turisti, è sprovvista di gabinetti pubblici nelle aree con maggiore affluenza.
In Viale De Gasperi, ad esempio, zona d’arrivo dei bus turistici, i bagni già esistenti, sono stati chiusi a causa dei continui atti vandalici.
Il problema, che è d'igiene pubblica oltre che di decenza, è aggravato dal fatto che l’area rappresenta il biglietto da visita per quanti arrivano in città, perciò la mancanza nella zona di servizi igienici penalizza gli stessi turisti.
Chi si trova a transitare a Piazza Viola, sede del parcheggio e del mercato ambulante, dovendo soddisfare le proprie esigenze corporali, pensando di essere stato fortunato per la presenza in loco dei servizi igienici, che d’igienico non hanno più nulla, trova, invece, il cancello chiuso perché ridotto in condizioni talmente precarie da sfidare chiunque ad utilizzarli.

Una città come Ascoli, che nella regione occupa una delle prime posizioni in merito alle presenze turistiche, che organizza numerose ed interessanti iniziative di carattere culturale, sociale, d’intrattenimento, non può presentarsi priva di tali servizi di prima necessità, soprattutto nei luoghi dove ogni giorno si registra, un’alta affluenza di gente.

Non si può immaginare, infatti, che di fronte ad un bisogno si debba per forza entrare in un bar e prendere un caffé per chiedere la chiave del bagno e spesso sentirsi dire: “è guasto”.

Appare problematico parlare di inserire l’intero “centro storico” nella lista dei beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco, quando ancora non si è in grado di offrire le strutture di base ai residenti ed ai turisti.

La mancanza di un bagno pubblico, infatti, rende la questione intollerabile, con gente che soddisfa i bisogni fisiologici dovunque.

Basta percorrere alcune “Rue” del centro perché l’acre e pungente olezzo ci avverte subito che ci troviamo in una delle aree incriminate.

Molti i punti prediletti dagli ascolani, fra i quali “rua dell’Aquila” a due passi da piazza del Popolo, che da Corso Mazzini conduce in via Alvitreti; le stradine munite di passetti come “Rua dell’Industria”, che da via delle Torri conduce in via Curzio Rufo; “rua della Colonna”, che da via delle Torri conduce a rua del Serianni ed altre.
“Approfitto della circostanza - ha riferito uno dei residenti che abita in uno dei luoghi presi di mira – per invitare gli incontinenti ad essere rispettosi del patrimonio comune e delle regole di una civile convivenza, perché la mancanza o la poca efficienza di bagni pubblici esistenti nel territorio comunale non autorizza né legittima nessuno ad utilizzare ogni angolo della città come un vespasiano”.

Sono in molti, infatti, gli ascolani che vorrebbero che l’amministrazione comunale prendesse in seria considerazione tale problematica, chiedendo di intervenire con urgenza per ridurre al minimo il disagio denunciato.

Ad onor di cronaca, si ricorda che adesso, nel centro storico, gli unici servizi igienici in funzione, malgrado alcune carenze riscontrate, sono quelli ubicati in Rua della Seta, nei pressi di Piazza Roma.
fonte: corriere adriatico

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