06-02-2010

Che sia la volta buona?

E’ scattato il piano, studiato dall’Amministrazione Comunale, che prevede la lotta senza quartiere agli imbrattatori di mura e monumenti cittadini.
Fra gli amministratori comunali e la polizia postale si è svolto un incontro nel corso del quale si è discusso del fenomeno e sulle strategie da seguire.
Sono stati individuati circa venti giovani sospettati di essere gli autori degli atti vandalici nei confronti dei quali verranno molto probabilmente presi provvedimenti a stretto giro di posta.
Ma tale attività di prevenzione deve essere supportata anche dalla stretta collaborazione dei cittadini che non devono farsi scrupolo nel segnalare alle forze dell’ordine situazioni specifiche. “Da quanto ho potuto capire – ha detto il sindaco Castelli – per gli imbrattatori sporcare un monumento o un muro è come partecipare ad una gara dove vince chi riesce a compiere l’azione il più vicino possibile al centro storico.
Stiamo cercando di dare massima attenzione all’azione di prevenzione. Ne ho già parlato con i magistrati e, approfittando del bando emesso dalla Regione che mette a disposizione dei finanziamenti, sostituiremo le telecamere installate nel centro storico con altre tecnologicamente più avanzate in modo che le immagini che raccoglieranno appaiono limpide in modo. Così si potrà procedere ad una facile identificazione dei responsabili.
Si sta pensando anche ad una ordinanza che scoraggi i giovani a girare dopo le 21 con le bombolette spray.
Qualora ne venissero trovati in possesso scatterebbe una forte multa. Di certo faremo un’ordinanza sanzionatoria in materia di ordine pubblico.
Ci stiamo coordinando al riguardo con il comitato dell’ordine pubblico e della sicurezza”. Inoltre si sta valutando l’opportunità di emettere un’ordinanza che farà obbligo ai commercianti che vendono le bombolette spray di vernice di annotare su un registro nome, cognome ed indirizzo dell’acquirente ed il motivo dell’utilizzo.
Il problema è che lo stesso provvedimento venga preso anche dai comuni della provincia altrimenti non sortirebbe alcun risultato.
In alcune città italiane i Comuni hanno pubblicizzato i luoghi in cui i graffittari possono sbizzarrirsi senza causare danni a beni pubblici e mura di condomini. Una lotta senza quartiere che dovrà arginare questo tipo di azione delinquenziale. L’ultima in ordine di tempo è stata vergognosa ed ha indignato la cittadinanza che ora chiede a gran voce che si passi ad azioni concrete per debellare il triste fenomeno.
Se si vuole che si avveri l’aspettativa di vedere la nostra città inserita fra i patrimoni dell’umanità, quindi da preservare da tutto e da tutti, è necessario risolvere il problema al più presto. Ad Ascoli verranno degli osservatori che per conto dell’ Unesco dovranno redigere una relazione sulla città di Ascoli. L’attuale biglietto da visita annuncia una città impresentabile, ostaggio degli imbrattatori notturni che hanno marchiato tutto ciò che hanno voluto in quanto è mancata la volontà civile di combatterli e debellarli.
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Si aspetta l’arrivo della macchina idropulitrice (a giorni) poi il sindaco Castelli apporrà la sua firma sull’ordinanza che andrà a colpire chi si renderà responsabile dell’imbrattamento di mura e monumenti cittadini.
Nel caso in cui venga individuato il responsabile l’Amministrazione si costituirà parte civile nei suoi confronti, quindi sarà chiamato a rispondere dei danni causati, ma scatterà anche il reato penale previsto dal Codice.
Il Comune si farà carico di organizzare un corso per istruire le persone che saranno scelte per usare la nuova macchina. Si sta già approntando il piano d’intervento che darà priorità alle zone deturpate del centro storico.

fonte: corriere adriatico

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