Nell'ambito del pacchetto sicurezza
Passo avanti per la repressione dei graffiti vandalici
di NICCOLO' BERTOLINI*
Il "decreto sicurezza", approvato in via definitiva dal Senato ed ora alla firma del Presidente della Repubblica, innova, tra l'altro, radicalmente l'art. 639 del codice penale in tema di deturpamento e imbrattamento di cose altrui.
Si tratta di una riforma che potrebbe costituire un importante passo avanti per la prevenzione e la repressione dei graffiti vandalici.
Queste, in sintesi, le principali novità previste in relazione all'art. 629 codice penale:
- il primo comma della norma si riferisce esclusivamente al deturpamento o all'imbrattamento di cose mobili, mantenendo la procedibilità a querela di parte e la competenza del Giudice di Pace;
- del tutto nuovo il secondo comma, ove si stabilisce che, se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati, si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro.
Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi ad un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro;
- se il reato è commesso su immobili, mezzi di trasporto pubblici o privati, cose di interesse storico o artistico, si procede d'ufficio ed è competente il Tribunale Monocratico;
- vengono inasprite le pene per le ipotesi di recidiva in relazione ai fatti di cui al nuovo secondo comma, sanzionati con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa fino a 10.000 euro;
- viene introdotto il divieto di vendita di bombolette spray contenenti vernici non biodegradabili ai minori di anni diciotto;
-la violazione del divieto è punita con la sanzione amministrativa fino a 1.000 euro.
*Avvocato, coordinatore dell'ufficio studi di diritto penale di Assoedilizia
fonte: la libertà 06/07/2009
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